Visto il recente aumento degli emolumenti degli amministratori deciso dal Governo, una città come Cagliari non può essere amministrata a tempo parziale: chi sceglie di mettersi a disposizione come assessore non dovrebbe farlo part time perché tale è la complessità del ruolo che merita un impegno a tempo pieno. È quanto sostanzialmente ha detto ieri in aula la consigliera comunale dell’opposizione Marzia Cillocu, facendo riferimento ad alcuni assessori comunali che devono conciliare il servizio pubblico con la loro attività lavorativa privata.

La considerazione della Cillocu ha però scatenato le ire del sindaco Paolo Truzzu che ha replicato al termine della discussione sul bilancio: “Consigliera Cilloccu non si può permettere di dire che questa giunta non dedica tempo al governo di questa città”.

Il recente aumento delle indennità degli amministratori, deciso come detto a livello nazionale, ha portato ad un raddoppio delle competenze anche al comune di Cagliari: il sindaco, il suo vice, tutti gli assessori e il presidente del consiglio comunale d’ora in poi percepiranno il doppio rispetto al passato. Il sindaco Truzzu porterà a casa 11 mila e 250 euro mensili (lordi) contro i 5 mila 466 precedenti, il suo vice Giorgio Angius dai 4 mila 100 attuali passa a 8 mila 437 euro. Il presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco passerà da 3 mila 280 euro a 6 mila 750 euro mensili. Meno rilevanti invece gli aumenti di stipendio degli assessori.

La questione economica ha surriscaldato gli animi in Consiglio comunale, tanto che le parole di Truzzu sono state interpretate come minacciose dall’opposizione che dopo una bagarre ha abbandonato l’aula.

“Ma cosa ha detto di tanto scandaloso Marzia Cilloccu nel suo intervento che ha fatto innervosire il sindaco? – commenta oggi su FB il consigliere Matteo Lecis Cocco Ortu– Cosa c’è di scandaloso in questa considerazione? Il sindaco, che ha scelto in Giunta assessori part time, non vorrebbe nemmeno permettere che se ne discutesse in aula?”.

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