La più grande scrittrice sarda dopo Grazia Deledda, naturalizzata danese, compie 94 anni. Figlia di Dino Giacobbe, ingegnere antifascista, ufficiale pluridecorato nella prima guerra mondiale, tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione e poi combattente repubblicano in Spagna ed esule negli Stati Uniti sino alla fine della guerra, e di Graziella Sechi, insegnante elementare, la quale, condividendo le idee del marito, come lui fu perseguitata dal regime fascista, Maria Giacobbe crebbe e studiò a Nuoro dove, dopo aver frequentato il Regio Liceo ginnasio Giorgio Asproni, preferì concludere gli studi conseguendo il diploma magistrale.

Iniziò a collaborare con vari giornali e riviste ed esordì come scrittrice raccontando le sue esperienze di giovane maestra. Dopo aver conosciuto il futuro marito, lo scrittore danese Uffe Harder, nel 1958 si trasferì con lui a Copenaghen, dove, nel 1959 e nel 1964, sono nati i due figli della coppia.

Nel 1956 inizia una lunga collaborazione con il settimanale Il Mondo di Pannunzio, cui fanno seguito esperienze presso vari periodici italiani e stranieri, per le quali ottiene riconoscimenti, come ad esempio il Premio Iglesias di giornalismo attribuitole nel 1985 per la sua collaborazione al quotidiano L’Unione Sarda.

Ha pubblicato oltre dieci libri, fra cui romanzi, raccolte di racconti e cinque antologie di poesie. Il suo primo libro, Diario di una maestrina (1957), vinse il Premio Viareggio-Opera prima e la Palma d’oro dell’UDI. L’opera è stata poi tradotta in altre 15 lingue. Molte sue opere sono state pubblicate prima in danese e poi in italiano. Tra queste Dagbog mellen to verdener (Diario tra due mondi) del 1975 edito in Italia due anni dopo col titolo Le radici, libro di memorie della Nuoro dei suoi avi, tema che sarà ripreso anche nel successivo Masker og nøgne engle del 1994, pubblicato in Italia nel 1999 col titolo Maschere e angeli nudi: ritratto d’infanzia.

La Giacobbe per le sue attività e produzioni in campo culturale, avendo notevolmente contribuito alla conoscenza della cultura sarda e italiana in Danimarca e danese in Italia, ha ricevuto riconoscimenti sia in Danimarca sia in Italia tra i quali il titolo di Cavaliere dell’Ordine della Solidarietà Nazionale, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana nel 1967 e il vitalizio statale col quale il Ministro per gli Affari Culturali della Danimarca ha voluto esprimere ufficialmente nel 1996 “la gratitudine del paese per i valori culturali di cui Maria Giacobbe ha con la sua arte arricchito la società danese nella sua totalità”.

Nel 2000 il regista Giovanni Columbu ha realizzato il film Arcipelaghi tratto dal romanzo omonimo per il quale, nel 1995, la scrittrice ha ricevuto il Premio Dessì Speciale della Giuria.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it