Non si fermano le proteste degli studenti universitari di Cagliari che continuano a pubblicare foto di crepe e cedimenti all’interno delle aule delle varie Facoltà. Questa volta, nel mirino degli studenti ci sono anche le strutture della Cittadella di Monserrato.

“In questi mesi, sin dal crollo dell’Aula Magna di Geologia nel Polo di Studi Umanistici, abbiamo ricevuto le vostre segnalazioni sullo stato decadente delle strutture della Cittadella di Monserrato. Negli ultimi due anni non sono stati rari gli eventi che ci hanno spinto a mettere in allarme le istituzioni universitarie — dal cedimento del controsoffitto della Biblioteca Beniamino Orrù al crollo dei tubi dell’Asse D2 — e in seguito ai recenti avvenimenti abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in avanti”. La denuncia arriva dall’associazione studentesca universitaria Reset Unica.

“Sulla scia di quanto portato avanti dai nostri colleghi e dalle nostre colleghe rappresentanti del Polo di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, abbiamo richiesto alla Facoltà di Medicina, al Direttore Generale di UniCa e al Prefetto di Cagliari tutti i documenti degli ultimi 5 anni attestanti certificazioni di agibilità, interventi e verbali di ispezioni degli edifici. In caso siano stati eseguiti lavori di qualunque genere – aggiungono gli esponenti dell’associazione -, chiediamo gli atti amministrativi del procedimento istruttorio, di quello di aggiudicazione, il contratto stipulato con la ditta esecutrice nonché il verbale di consegna”.

“Finora, gli organi collegiali dell’Ateneo si sono posti nei nostri confronti con uno spirito di collaborazione leale. Il nostro vuole tuttavia essere un atto politico per spronare l’Università a una maggiore trasparenza per quanto concerne la sicurezza degli stabili: vogliamo vedere con i nostri occhi quanto è stato fatto per garantire che i tetti smettano di caderci in testa. Verificheremo eventuali irregolarità e mancanze, e siamo prontз a farcene carico nei mesi a venire”, conclude l’associazione studentesca universitaria.

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