I consiglieri regionali della Lega (Alessandro Sorgia), Alleanza Sardegna (Stefano Schirru), UDC (Alice Aroni) e Forza Italia (Ivan Piras) chiedono il rilancio dello Statuto di Autonomia della Sardegna per contrastare le speculazioni nel settore delle energie rinnovabili. Stamattina, in un incontro con la stampa, hanno illustrato un’interrogazione rivolta alla Presidente della Regione, sollecitando l’esame in Consiglio della proposta di legge di iniziativa popolare “Pratobello 2024”.
Alessandro Sorgia (Lega) ha dichiarato che le iniziative della Giunta e della maggioranza – la legge moratoria e quella sulle aree idonee – “sono ormai prossime alla certificazione del fallimento”. Ha sottolineato il rischio di “un pericoloso vuoto normativo che aprirebbe ancora di più il campo alle speculazioni energetiche” e ha ribadito che solo con l’approvazione di una norma basata sulle prerogative statutarie, come la “Pratobello 24”, i sardi “ritornerebbero a decidere del proprio destino”.
Stefano Schirru (Alleanza Sardegna) ha aggiunto: “Riaffermare la nostra autonomia e il nostro potere legislativo su un tema vitale per la Sardegna è ciò che auspichiamo”.
Alice Aroni (UDC) ha criticato la maggioranza per aver commesso “un errore grave” nel lasciare “senza risposta e senza discussione in Consiglio la proposta di legge sottoscritta da oltre 210mila sardi”. Sulla stessa linea Ivan Piras (Forza Italia) ha affermato: “La Pratobello 24 è stata e resta il nostro riferimento, anche alla luce del fallimento della legge moratoria e dell’impugnativa di quella sulle aree idonee”.
Anche il comitato per la difesa dell’ambiente di Uta, tramite Davide Meloni, si è detto favorevole a un provvedimento che “migliori ma non stravolga” la proposta di legge popolare, affermando che “chi ha affossato la Pratobello deve rivedere la sua posizione” per consentire la discussione di una legge che difenda il territorio “dall’assalto degli speculatori delle rinnovabili”.
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