Il bimbo di 5 anni sopravvissuto all’incidente verificatosi ieri nella  funivia del Mottarone resta in gravi condizioni. Il piccolo si trova ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dopo è stato sottoposto a un intervento chirurgico e al momento è sedato e intubato. Con lui c’è la zia, sorella del padre, Aya Biran, anche lei di origini israeliane e residente nel Pavese, dove lavora come medico in un carcere.

L’inchiesta della Procura di Verbania dovrà stabilire perché, oltre alla rottura del cavo, non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina. “Credo ci sia stato un doppio problema: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato. La mancata attivazione del freno ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno”, ha spiegato il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini.

La tragedia ha colpito cinque famiglie, tre residenti in Lombardia, una in Emilia-Romagna e una in Calabria.