“La gestione della campagna  vaccinale anti Covid in Sardegna si è rivelata fallimentare
sin dal suo esordio. Fortunatamente, grazie soprattutto all’impulso impresso dal commissario straordinario Figliuolo, non siamo più in coda alla classifica delle
regioni italiane ma questo non significa che i vertici regionali e l’Ats avrebbero potuto e dovuto fare di più : lo testimoniano i numeri che certificano un’impennata dei
contagi nell’isola in questo periodo ”. Lo dichiara la deputata Mara Lapia, capogruppo di Centro democratico e componente della Commissione affari sociali e sanità, che fa riferimento agli ultimi numeri relativi ai vaccinati.

“Ad oggi, in Sardegna, su un milione e 799.921 dosi consegnate ne sono state somministrate un milione e 642.66 7. Un numero evidentemente non sufficiente a contrastare la recrudescenza della pandemia che – sottolinea la parlamentare -, nell’isola, ha registrato un preoccupante aumento della curva dei contagi con, a ieri. 233 nuovi casi
e un tasso di positività salito al 9 per cento. Non era difficile immaginare, come ho ribadito in più occasioni che, a fronte dell’inizio della stagione turistica, con
l’arrivo dei vacanzieri e la partenza per le vacanze dei sardi, – in particolare dei tanti nostri ragazzi ancora non vaccinati e quindi potenziali importatori delle varianti – si sarebbe registrata una situazione del genere”. Per la deputata Lapia, anche alla luce di quanto si sta verificando in Sardegna, è necessario imprimere una accelerazione nella somministrazione dei sieri anti virus in tutte le fasce della popolazione. “Sinora – conclude – abbiamo pagato un prezzo altissimo all’incapacità gestionale di chi ha preferito utilizzare il tempo e le risorse per eseguire inutili e costosi screening di massa e non per mettere in sicurezza i sardi. Ora mi aspetto da Regione e Ats un’assunzione di responsabilità con una decisa inversione di rotta. Di questo passo i contagi sono destinati a crescere in maniera esponenziale”.

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