Persino il lastricato di una delle piazze più famose del mondo, la Piazza Rossa di Mosca, è stato messo in posa da loro. I “maistos de muru” di Ghilarza sono conosciuti ovunque per la loro straordinaria abilità. Non è un caso, quindi, che abbiano partecipato alla lavorazione di imponenti opere edilizie nelle più importanti città del mondo.

L’antica arte degli scalpellini e dei “magisteri lapidum” sul territorio del Barigadu risale al Medioevo. Artefici della sua profonda diffusione furono anche la presenza di maestranze pisane e la volontà di alcuni ordini monastici.

A partire dal 1300 circa le tendenze del gusto locale si unirono sempre di più alle forme catalane e fu proprio in questa fase che nacquero le prime corporazioni di artigiani della pietra e dei noti scalpellini ghilarzesi. Tramandata di padre in figlio l’arte della lavorazione del basalto è testimoniata ancora oggi nelle tipiche abitazioni con la muratura in basalto a vista, abbellita da porte e finestre che conservano quasi intatti gli stipiti e gli architrave lavorati dalle abili mani degli scalpellini locali.

Questo tipo di attività ha caratterizzato per molto tempo la vita economica del territorio ghilarzese, inizialmente dedito quasi in maniera esclusiva all’agricoltura e alla pastorizia, contribuendo a far nascere una nuova categoria professionale, quella dei “maistros de muru”, ovvero i muratori di Ghilarza, conosciuti in tutto il mondo per la loro straordinaria abilità. Non è un caso, quindi, che gli stessi abbiano partecipato alla lavorazione di imponenti opere edilizie nelle più importanti città del mondo, tra cui merita sicuramente una menzione speciale la messa in posa del lastricato di una delle piazze più famose del pianeta: Piazza Rossa a Mosca.

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