“In Sardegna non è stato ancora nominato il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza”. A denunciarlo in un comunicato è Antonio Piu, consigliere regionale dei Progressisti, che già nei mesi scorsi avevano sollevato la questione nelle commissioni competenti, e Anna Cherchi, componente della Commissione regionale Pari Opportunità.

La figura del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, istituita con la legge regionale n. 8 del 7 febbraio 2011, è nata con la funzione di tutelare le esigenze, a livello normativo e amministrativo, delle fasce più giovani della popolazione.

“Il Garante – sottolinea Piu – sicuramente non è la soluzione assoluta a tutte le problematiche legate a questa delicata fase dello sviluppo, ma proprio in funzione delle sua terzietà ed indipendenza, ora più che mai, è uno strumento indispensabile e necessario”.

“Non voglio credere che a tutt’oggi il governo regionale non abbia ancora nominato la figura del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza”, dichiara Anna Cherchi: “Sicuramente una dimenticanza non voluta, perché ancora una volta imputabile allo stato emergenziale-pandemico che tutto il mondo vive oramai da circa un anno e mezzo. Ma tale dimenticanza, associata proprio all’attuale situazione, sta rendendo il minore ancora più indifeso e vittima, discriminandolo sotto l’aspetto sociale, politico, economico, educativo, culturale e privandolo, ogni giorno in più che passa, di una sana e concreta prospettiva futura”.

Il garante rappresenta inoltre l’importantissima figura responsabile dell’ascolto istituzionale delle persone di minore età per intercettare le richieste, spesso vere e proprie “grida d’aiuto”. “I veri dimenticati della pandemia sono i giovani – concludono Cherchi e Piu -, non perdiamo altro tempo, ci sono in gioco il futuro e la sopravvivenza della nostra società”.

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