Sulla riva dello stagno di Molentargius, dove un tempo c’era il vecchio campo per il tiro al piattello, c’è un informe tappeto di bossoli di cartuccia e frammenti di piattelli. Ad iniziare a smaltirlo (ma il lavoro è ancora lungo, purtroppo), dopo decine d’anni, ci hanno pensato ieri una ventina di volontari di Clean Coast Sardinia, Cittadinanza Attiva OIKOS, Waste Free Oceans e Ocean Conservancy che, in collaborazione con il Comune di Quartu Sant’Elena, hanno partecipato all’apertura della stagione internazionale della pulizia delle coste ripulendo un ampio tratto di litorale fra lo stagno e il Poetto di Quartu.

Il bottino della giornata è stato di 30 buste piene di plastica, secco, 3 casse di bottiglie e lattine, un frigorifero, un forno, una TV, due copertoni, ferramenta, 2 segnali stradali, scarpe, una valigia, un volante da videogiochi, porte e pannelli di compensato.

Ma come detto il lavoro da fare per ripulire quella parte del litorale quartese è ancora tanto.

“Ringraziamo tutti volontari che oggi hanno partecipato all’apertura della stagione internazionale della pulizia delle coste (International Coastal Cleanup) – si legge nella pagina FB di Clean Coast sardinia. Abbiamo ripulito un tratto della costa e dello stagno lungo il Poetto di Quartu.

“A volte basta poco per dare il proprio contributo senza aspettare che siano gli altri a farlo – spiega Lorenzo Ottini, uno dei volontari -: è bello che stia crescendo soprattutto tra i giovani la consapevolezza della necessità di tutelare l’ambiente. Ci sono ancora gli incivili ma fortunatamente ci sono tante persone che ci tengono e si impegnano per preservarlo“.

“Quartu ha un patrimonio ambientale straordinario che merita di essere curato e valorizzato per portare la nostra città a diventare un modello virtuoso di vivibilità e di sostenibilità – scrive il sindaco di Quartu Graziano Milia -.  C’è tantissimo da fare, ma l’amministrazione non può operare da sola: serve un cambio di mentalità ed una responsabilizzazione collettiva verso il territorio e l’ambiente che ci circonda. Per questo voglio ringraziare personalmente i volontari. Abbiamo bisogno di questi esempi positivi, capaci di far germogliare il senso civico e l’amore per ciò che ci circonda, con tanti cittadini che decidono di passare dalle parole ai fatti e che interpretano nel modo migliore il risveglio della nostra comunità”.

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