Sarà uno scambio di conoscenze e competenze quello che vedrà protagonisti giovedì 14 e venerdì 15 ottobre gli attori e registi del Cada Die Teatro, Pierpaolo Piludu Alessandro Mascia, con i ragazzi ospiti della comunità La Collina di Serdiana diretta da don Ettore Cannavera per il progetto finanziato dalla Fondazione di Sardegna “Teatro tra carcere e territorio”.

Una due giorni in cui i due artisti racconteranno attraverso lo spettacolo “Pesticidio” e una serie di video interviste a ricercatori e imprenditori, che un nuovo modello di sviluppo esiste e può modificare le nostre vite. Trascorsa la notte insieme, nella seconda giornata, saranno i ragazzi a condurre Piludu e Mascia tra le dinamiche quotidiane della Comunità, mostrando agli artisti i frutti del loro impegno e delle giornate trascorse tra studio, lavoro nell’agricoltura, attività sportive, psicomotorie, ludiche, artistiche, riflessioni spirituali, incontri culturali e cene comunitarie.

“Sono più che convinto che il carcere non sia la risposta giusta per chi commette reati. I numeri sulle recidive lo confermano. Solo il 4% di chi è stato da noi, è poi tornato a delinquere. L’unica risposta corretta è la formazione, ossia la possibilità di scontare la pena in forma educativa. Va superata una certa mentalità ‘forcaiola’ che li vorrebbe tutti dietro le sbarre. Non è utile a loro, e non lo è neanche per tutta la nostra società – spiega Cannavera –. Ospitando questo progetto, diamo seguito al nostro convincimento, che il confronto col mondo della cultura sia fondamentale per i nostri giovani, per far crescere la loro consapevolezza e mostrargli delle alternative valide alla delinquenza”.

Lo spettacolo “Pesticidio”, in scena giovedì alle 18, è aperto al pubblico.

Il progetto, avviato lo scorso luglio con i detenuti della Colonia Penale di Isili, e che coinvolgerà la Colonia penale di Is Arenas, gli studenti del Liceo Euclide e delle scuole superiori serali seguite dal Cpia Karalis (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti), mira a creare un ponte tra le attività lavorative all’interno delle strutture e alcune iniziative portate avanti in questi anni da ricercatori, agricoltori e imprese di edilizia ecosostenibile. Tutte esperienze che, nel pieno rispetto dell’ambiente, sono riuscite a inserirsi nel mondo del mercato, trasformando materiali di scarto destinati allo smaltimento, in prodotti di eccellenza.

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