Alla fine l’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu ha rassicurato tutti: lo stanziamento aggiuntivo di due milioni per gli operatori dello spettacolo dal vivo in Sardegna è già stato inserito nella legge “omnibus”. Si è conclusa così la manifestazione dei lavoratori di un settore, quellodegli spettacoli dal vivo, che in Sardegna conta 124 tra imprese e organismi professionali, con oltre 4mila lavoratori impiegati nel mondo della musica, del teatro e della danza.

Il comparto – si legge in un lancio dell’Agenzia Dire – è sceso questa mattina in piazza a Cagliari, sotto i portici del Consiglio regionale, per chiedere attenzione alla politica dopo la bufera covid che ha colpito duramente. Non una mobilitazione generica, ma legata alla variazione di bilancio da oltre 290 milioni di euro, che proprio ieri è approdata in aula per la discussione generale. I rappresentanti del Cuss, il Coordinamento unitario dello spettacolo dal vivo della Sardegna, chiedevano che all’interno della legge “omnibus” venisse inserito un emendamento che preveda uno stanziamento aggiuntivo di 2 milioni per il settore, oltre alla dotazione di 7 milioni prevista dal bilancio e dalla finanziaria tecnica 2021 dello scorso febbraio.

“Il settore dello spettacolo è uno di quelli che più ha risentito degli effetti della pandemia ha spiegato all’Agenzia Dire Marco Benoni, rappresentante del Cuss-. Non pretendiamo interventi particolari e personali, ma un aiuto concreto per un comparto composto da 4.200 lavoratori, che rischiano di chiudere l’anno senza lo stipendio”.

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