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“I principi e i servizi essenziali della continuità territoriale devono essere rispettati: non possiamo permetterci di perderli per motivi di ribasso d’asta. Per questo prendiamo in considerazione l’ipotesi di un annullamento anche di quest’ultimo bando per fare le opportune verifiche”. A poche ore dall’assegnazione delle tratte da e per la Sardegna, la Uiltrasporti esprime grande preoccupazione e chiede chiarezza sui servizi che saranno garantiti dalla compagnia aerea assegnataria dei collegamenti per i prossimi sette mesi proponendo un time out pur di non fare un passo indietro sulle tutele dei viaggiatori sardi.

“Siamo disponibili anche a prendere una settimana di tempo a costo di rimanere sul libero mercato o di cercare delle convenzioni temporanee”, spiega il segretario generale della Ultrasporti Sardegna William Zonca. “Non possiamo fare passi indietro sui servizi di cui fino ad ora la Sardegna ha goduto: si tratta di garanzie essenziali che non possiamo sicuramente perdere per motivi di ribasso d’’asta. Non si possono fare passi indietro. Tutta la società civile deve attivarsi per un intervento immediato che annulli il bando se non sono previsti tutti i requisiti”.

Questi sono i servizi garantiti finora dalla continuità territoriale da e per la Sardegna che però non vengono garantiti dai vettori low cost e riguardano i minori non accompagnati, i passeggeri barellati, i passeggeri con ossigeno terapia, gli animali (in stiva e in cabina fino a 5 nel caso dei vettori tradizionali, 3 per i low cost), le merci pericolose, il materiale biologico o radioattivo, il trasporto delle salme e il trasferimento di forze dell’ordine armate (con ordine di servizio) o di carcerati.

“La Sardegna deve essere trattata come il resto d’Italia – aggiunge Zonca – è impensabile che non si possa trasportare un passeggero barellato o una salma che deve ritornare nell’isola: uno scenario del genere sarebbe intollerabile. Nel caso in cui queste garanzie vengano meno – conclude – chiediamo un intervento immediato del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e dei parlamentari sardi presso il Governo Draghi. Ma anche una mobilitazione di tutti i sardi a difesa del loro diritto costituzionale alla mobilità”.

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