Il gioco del calcio si è spesso rivelato uno straordinario strumento per attivare il protagonismo delle persone più fragili e vulnerabili, per favorire la risocializzazione, per la lotta allo stigma e al pregiudizio e, più in generale, per la promozione della salute. Con questo spirito l’Associazione dei “Senzariserve”, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Sardegna, con il Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Nuoro, gestito da “La Carovana” – Cooperativa Sociale Onlus e con il contributo della Fondazione di Sardegna, organizzerà il 7 novembre (dalle 9 alle 14), presso la palestra CONI, a Nuoro, la XIII° edizione del torneo di calcio solidale “Un calcio all’esclusione e al pregiudizio”.

Parteciperanno al Torneo la squadra del Dipartimento di Salute Mentale della ASSL di Nuoro, una compagine di studenti delle scuole superiori di Nuoro, e una squadra di beneficiari e operatori del SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), provenienti da Mali, Burkina Faso, Gambia, Senegal, Nigeria, Guinea e Afghanistan.

Costituita da utenti del Dipartimento di Salute Mentale di Nuoro, dai loro familiari, da operatori sanitari e da cittadini comuni, l’Associazione “Senzariserve”, si occupa di promuovere la salute mentale nel territorio, favorendo e facilitando la riabilitazione e l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati attraverso lo sport e, in particolare, del calcio. Il sodalizio si caratterizza per aver introdotto le attività sportive, che rappresentano una delle principali occasioni di riabilitazione psicosociale e di promozione della salute, oltre che di lotta allo stigma e al pregiudizio, all’interno del Dipartimento di Salute Mentale di Nuoro.

“Lo sport in generale e il calcio, in particolare – spiega Severino Casula, psicologo del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASSL Nuoro -, rappresentano un potente passe-par tout, una “lingua” comprensibile a tutte e a tutti, ovunque, in grado di parlare alla testa e al cuore, di radicare in profondità valori e sentimenti, in quanto capace di abbattere barriere fisiche, linguistiche e culturali per innescare processi di riscatto sociale, divenendo esperienza di uguaglianza, laboratorio di inclusione e partecipazione collettiva”.

“Questo evento sportivo – prosegue Casula – si rivela un’ottima occasione per i ragazzi del Sistema di Accoglienza e Integrazione del Comune di Nuoro per conoscere una nuova realtà, divertendosi e avendo la possibilità, anche attraverso gli allenamenti per la preparazione del torneo, di conoscere persone nuove, nonché integrarsi nella società locale. Lo sport come potenziale strumento di aggregazione e di coesione e di inclusione sociale è, quindi, occasione per porre in contatto e dialogo diversità culturali, religiose e ideologiche”.

Il torneo si concluderà con un buffet messo a disposizione dal Servizio SAI del Comune di Nuoro e “La Carovana” – Cooperativa Sociale Onlus.

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