Proroga di un anno del bando di emergenza; no alla cosiddetta CT2 per Bologna e Torino; incremento delle risorse per gli scali sardi; maggiore coinvolgimento degli operatori nelle strategie di turistiche. Sono i punti prioritari che le associazioni di categoria della Sardegna hanno richiamato congiuntamente all’attenzione delle istituzioni regionali in vista della stagione turistica 2022. Sono queste le richieste sulla continuità territoriale aerea da e per la Sardegna inoltrate alla Regione da Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Confapi, Confesercenti, Legacoop, Confagricoltura, Casartigiani, Coldiretti, Confcommercio Federalberghi Assoturismo.

  1. “Stante la tempistica obbligatoria dei sei mesi dalla pubblicazione del bando per l’entrata in vigore del servizio della nuova continuità territoriale che di fatto preclude in tale arco temporale la programmazione, prenotazione e vendita dei biglietti, pregiudicando così gravemente tutta la stagione turistica 2022, a vantaggio di altre destinazioni, con ulteriori danni economici ed occupazionali gravissimi e insostenibili per la Sardegna, si invita a sollecitare con la massima urgenza e determinazione la proroga del bando d’emergenza fino alla fine di ottobre 2022″.
  2. “Considerato che la Ct2 per Bologna e Torino con due voli alla settimana del progetto di nuovo bando indurrebbe un pericoloso e dannoso effetto di spiazzamento per le diverse compagnie aeree che nel periodo estivo già coprono le tratte con un sistema vantaggioso per i viaggiatori, si chiede di allocare le risorse ipotizzate per la Ct2 alla Ct1 al fine di incrementare la frequenza dei voli nelle destinazioni Roma e Milano, hub di transito fondamentali, che vedono una preoccupante forte contrazione di collegamenti proprio nella summer”.
  3. “Nel dare atto dello stanziamento per i tre aeroporti della Sardegna della legge c.d. Omnibus a compensazione parziale dei gravi danni subiti nel lungo periodo pandemico nel quale si sono prestati servizi pubblici essenziali, si deve sottolineare l’assoluta inadeguatezza dei dieci milioni di euro stanziati rispetto agli almeno venti richiesti. Tali risorse risultano assolutamente indispensabili per riequilibrare gli impropri effetti negativi arrecati alle gestioni aeroportuali della Sardegna, che riscontrano interventi pubblici di sostegno ed incentivazione notevolmente più importanti destinati a scali di altre regioni e destinazioni concorrenti. Si chiede di incrementare le risorse regionali destinate agli aeroporti della Sardegna, individuando anche forme e modalità ottimali a partire da quelle riferibili alla promozione affinchè non vengano di fatto ulteriormente decurtate”.
  4. “Porre da subito in campo ed in fase attuativa la programmazione della Stagione Turistica 2022, prevedendo risorse adeguate e condividendo con il Tavolo delle Associazioni le strategie di comunicazione e le iniziative da definire in anticipo per una corretta ed efficace implementazione che coinvolga effettivamente gli operatori della lunga ed articolata filiera connessa al turismo della Sardegna, determinante per la ripresa di un comparto che può e deve dare molto di più per il benessere generale e che per questo merita la massima attenzione”.

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