Il Comune di Sant’Antioco chiede risposte immediate dalla Regione per il Sulcis e i territori colpiti dalla furia delle piogge che si è abbattuta sulla Sardegna nei giorni scorsi. “Occorrono risorse da rendere immediatamente disponibili – si legge nel comunicato – per ristorare Comuni e privati cittadini che hanno pagato il prezzo del cosiddetto Ciclone Mediterraneo Blas, tra temporali e violenti acquazzoni”.

“In una sola notte – prosegue il comunicato – è caduto il quantitativo di acqua che solitamente cade in un medio mese di novembre. Le immagini che abbiamo visto in questi giorni raccontano di campi agricoli, intere colture e strade letteralmente cancellate dall’acqua. Per non parlare dei danneggiamenti alle abitazioni. I Comuni come Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi, Masainas, Teulada, Santadi, Tratalias e via discorrendo hanno bisogno di aiuti concreti e celeri”.

Nel solo Comune antiochese, si precisa nel comunicato, si sono registrati numerosi danni principalmente alle strade di penetrazione agraria. “Situazioni di pericolosità su cui dovremo intervenire immediatamente – commenta il sindaco Ignazio Locci – mettendo mano al bilancio e impegnando uomini e mezzi per porre rimedio a ciò che hanno prodotto precipitazioni di entità straordinarie. Soltanto poco fa, ad ottobre, abbiamo dato corpo a un importante progetto di manutenzione straordinaria dei diversi corsi d’acqua presenti nel territorio comunale di Sant’Antioco, liberandoli da arbusti e vegetazione con un investimento di oltre 300 mila euro. Questo, tuttavia, non è bastato per contenere le molteplici ‘bombe d’acqua’ che ripetutamente si sono abbattute sulla nostra isola. Questa ondata di maltempo e di acqua ha il carattere della straordinarietà e per questo occorrono risorse straordinarie che siano d’aiuto ai Comuni e ai cittadini per risollevarsi dagli effetti di questa incredibile calamità naturale. Ci aspettiamo una risposta immediata da parte della Regione”.

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