Ancora una donna vittima di femminicidio. Questa volta è successo a Sassuolo, dove Elisa Muscas, 43 anni di origine sarda, è stata uccisa a coltellate dall’ex compagno insieme ai loro due bambini di 5 e 2 anni e alla madre. L’omicida, il 38enne tunisino Nabil Dahir, si è poi tolto la vita con la stessa arma.
Gli unici a salvarsi son stati il bisnonno e la prima figlia della donna, avuta da una precedente relazione, che in quel momento si trovava a scuola. Proprio da qui è partito l’allarme, poiché nessuno si era presentato all’uscita per riportare a casa l’11enne. I docenti hanno contattato lo zio, il fratello di Elisa Muscas, che si è subito recato all’abitazione della madre dove la donna si era trasferita insieme ai figli, dopo aver chiuso la relazione con Nabil Dahir.
Il fratello ha chiamato tempestivamente le forze dell’ordine e il 118, ma non c’è stato niente da fare.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il carnefice, dipendente di un supermercato della zona, avrebbe prima acquistato degli ovetti di cioccolato in un bar, si ipotizza per farsi aprire con una scusa dai bambini. Poi avrebbe commesso il delitto. Nonostante i tentativi della donna di salvare i due figli, l’uomo ha avuto la meglio e poi si è suicidato.
Sono in corso ulteriori accertamenti per capire le dinamiche del tragico evento.
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