Lo dice uno studio della Fondazione Bruno Kessler dell’Istituto superiore della sanità (Iss). Nonostante la diffusione della variante delta non permetterà di eradicare il Sars-Cov-2 con la sola immunità di gregge, la campagna vaccinale anti-Covid ha permesso di evitare circa 12mila morti.

Lo studio, consultabile su MedRxiv, ha analizzato gli effetti dei vaccini sulla diffusione del virus e ha delineato possibili prospettive future. Attraverso l’analisi, i ricercatori hanno potuto constatare che fino al 30 giugno 2021, le vaccinazioni hanno consentito di recuperare circa il 50% dei contatti sociali rispetto ai livelli pre-pandemia. Ma c’è di più, senza la copertura vaccinale, soltanto un terzo della nostro ritorno alla “normalità” sarebbe stato possibile con un costo più alto: 12mila vite.

La ricerca mostra inoltre che l’alta adesione degli italiani alla somministrazione vaccinale ha permesso di tamponare gli effetti negativi della diffusione della variante delta tra il mese di luglio e agosto 2021. Nonostante la minor efficacia dei vaccini a disposizione contro questa variante, infatti, lo studio mostra che senza questi la probabilità di contagio da delta è cinque volte superiore e il rischio di ospedalizzazione dieci volte superiore, mentre il rischio di mortalità aumenta di undici volte.

E in futuro quale sarà la situazione? Lo studio sostiene che tanti più saranno protetti con i vaccini a mRna, tanto più si potranno estendere le “libertà” di cui si parla in quest’ultimo periodo. Se venisse superata la soglia del 90% dei vaccinati (compresi i minori dai 5 anni in su), il ritorno alla vita pre-pandemia non sarebbe più soltanto una speranza.

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