Che la Chiesa cattolica sia molto prudente sul fenomeno Medjugorje (come su tutte le presunte apparizioni mariane) è un dato di fatto. Che quella prudenza sia diventata una vera e propria critica aperta con alcune prese di posizione di Papa Bergoglio è anche questo cosa nota. Ma il viaggio nella cittadina bosniaca di un gruppo di pellegrini del nord Sardegna, lo scorso ottobre, oltre a un pericoloso focolaio di Covid (al ritorno dei 180 pellegrini si è arrivati ad oltre 200 contagi complessivi) ha fatto scoppiare una vera bomba contro un certo modo di vivere la fede, da molti definito “ultracattolico”.

Don Francesco Tamponi, direttore responsabile dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della Sardegna, ospite di alcune emittenti locali e soprattutto in una durissima intervista su La Nuova Sardegna, ha tuonato senza mezzi termini contro il “mito eretico di Medjugorje” e contro i “madonnari senza scrupoli”. Accuse tanto dure che è stata necessaria una stroncatura ufficiale del Vescovo della diocesi di Tempio Ampurias che oggi, in un comunicato stampa, ha preso le distanze da sacerdote.

“Basta con la follia di questi madonnari e mammane senza scrupoli, da Medjugorje niente miracoli ma solo un’ondata di contagi Covid che da una settimana sta appestando la Gallura”, ha tuonato sulle pagine della Nuova un indignato don Francesco Tamponi contro il “mito eretico” di Medjugorje. “Spero che la giustizia accerti la realtà dei fatti e persegua i responsabili di questa barbarie – ha dichiarato il sacerdote –: deve essere chiaro a tutti che siamo di fronte a una vera e propria rete che accomuna fondamentalisti cattolici, oscurantisti, negazionisti, complottisti, falsi predicatori e autentici mercanti che speculano e si arricchiscono con il business dei pellegrinaggi. Una rete ispirata da Radio Maria e dal suo direttore ideologo, Livio Fanzaga, l’uomo che detta la linea, cioè i messaggi della pseudo madonna di Medjugorje. Tanto per essere chiari sono quelle persone che additano il vaccino anti Covid come frutto del demonio. Più in generale, che sostengono che i tempi che viviamo sono già dominio del diavolo. Insomma, tutti i presupposti per il miracolo salvifico di Medjugorje. Infatti, sono strani fedeli che vanno in pellegrinaggio in Bosnia ma che non vediamo mai in chiesa la domenica”. Don Tamponi – nell’intervista sulla Nuova – ha picchiato durissimo anche contro l’onnipresente Radio Maria, ipotizzando “una gigantesca macchina da soldi che fa leva prima sulla teologia della paura”.  “Le agenzie e gli operatori turistici che organizzano questi pellegrinaggi senza alcun controllo sono il terminale di questa rete – attacca ancora – il vero virus da cui dobbiamo difenderci è la follia”.

Una posizione durissima dalla quale il Vescovo della Diocesi di Tempio-Ampurias, Monsignor Sebastiano Sanguinetti, ha preso le distanze. “Quanto riportato nei contenuti e nella forma dal citato articolo appartengono all’esclusiva responsabilità del sacerdote – dichiara il presule -. Il suo ruolo di responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, non prevede alcun mandato che esuli dall’area di competenza del suo ufficio sia sul piano diocesano che su quello regionale”.

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