Approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta di mercoledì scorso il regolamento per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata sul territorio di Alghero. Il regolamento è strutturato in base al  D.lgs. 159/2011, istitutivo del Codice Antimafia, che all’art. 48 dispone che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata sono trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito, ovvero al patrimonio della Provincia o della Regione.

Lo strumento approvato da maggioranza e opposizione si compone di 28 articoli e dispone che la destinazione dei beni venga decisa dalla Giunta comunale che emana un atto di indirizzo per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune di Alghero. “Un atto importante che ci consente di valorizzare i beni e di ampliare l’utilizzo sociale del patrimonio pubblico”, commenta il sindaco Mario Conoci.

La delibera di approvazione del regolamento fa riferimento alla comunicazione dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione di Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, che ha disposto il trasferimento al patrimonio indisponibile del Comune di Alghero, per fini istituzionali e/o sociali una unità immobiliare ad uso abitativo.

Il procedimento è stato seguito dall’Assessore al Demanio, Giovanna Caria e dall’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris. “Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ad ogni forma di criminalità rappresenta un grande esempio di civiltà e che trasformare il frutto di condotte illecite ed antisociali in azioni a servizio della comunità attesta l’affermazione dei principi di legalità su ogni forma di criminalità” commenta così l’Assessore al Demanio e Patrimonio Giovanna Caria.

Sarà un ufficio preposto appositamente ad occuparsi dei “beni confiscati alla criminalità organizzata” e di tutte le problematiche inerenti la concreta applicazione della Legge 109/96, ed è  il Servizio Patrimonio, il quale opera con il supporto di tutti i settori comunali e, segnatamente per i fini sociali, il Servizio competente. “Crediamo sia oltremodo meritorio che la restituzione alla collettività dei beni confiscati avvenga attraverso la gestione di tutti i beni da parte delle Organizzazioni di volontariato, le Cooperative sociali ed il mondo del terzo settore in genere, tutti   soggetti che svolgono una funzione sociale, culturale solidaristica di fondamentale importanza per l’intera Comunità”, aggiunge l’Assessore Maria Grazia Salaris.

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