“Le merci deperibili passano tranquillamente per evitare disagi soprattutto ad agricoltori e allevatori”. Così gli autotrasportatori sardi, al loro quinto giorno di protesta, confermano di voler proseguire nella battaglia contro il caro gasolio, che rischia di esasperare i costi del settore.

A Cagliari e Olbia la mobilitazione prosegue, sebbene la polizia stradale, in coordinamento con la capitaneria di porto, sta scortando le motrici con i semirimorchi refrigerati di prodotti freschi facendoli uscire dallo scalo portuale. A Porto Torres, invece, la protesta si è fermata e le banchine del molo Asi del porto industriale e quelle del porto commerciale sono state liberate, in seguito a un incontro col prefetto e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Situazione analoga a Chilivani, dove domani si terrà un corteo di trattori e camion verso Orosei.

Per il resto, non c’è alcuna intenzione di bloccare la protesta. “Resteremo qui almeno fino al 31 marzo”, hanno detto gli autotrasportatori.

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