Fino al 21 maggio, per la Stagione lirica e di balletto 2022 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il quarto appuntamento con l’opera: “La sonnambula”, melodramma in due atti su libretto di Felice Romani, dal ballet-pantomime La somnambule, ou L’arrivée d’un nouveau seigneur di Eugène Scribe e Jean-Pierre Aumer e musica di Vincenzo Bellini (Catania, 1801 – Puteaux, 1835), assente dalla scena cagliaritana dall’ottobre 2008.

L’opera idillico-pastorale, capolavoro assoluto del teatro belcantista italiano, viene eseguita in un allestimento del Teatro La Fenice di Venezia dell’aprile 2012 che porterà, per la prima volta a Cagliari, Bepi Morassi (Venezia, 1953) che ha firmato un’intelligente, tradizionale e gradevole regia, con scene riuscite e d’effetto di Massimo Checchetto, eleganti costumi di Carlos Tieppo e suggestive luci di Vilmo Furian riprese da Andrea Benetello.

A dirigere i complessi musicali stabili, Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, è stato invitato nuovamente, dopo lo straordinario successo dei suoi concerti nello scorso ottobre, Diego Ceretta (Milano, 1996), giovanissimo direttore, violinista e compositore al suo debutto assoluto nell’opera lirica. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.

L’opera si avvale di due cast prestigiosi che si alternano nelle recite: Guido Loconsolo (18-20)/Francesco Leone (17-19-21) (Il conte Rodolfo); Irene Molinari (Teresa); Gilda Fiume (18-20)/Laura Esposito (17-19-21) (Amina); Antonino Siragusa (18-20)/Patrick Kabongo (17-19-21) (Elvino); Michela Varvaro (Lisa); Andrea Porta (Alessio); Andrea Schifaudo (Un notaro).

“La sonnambula” viene rappresentata per la prima volta, con enorme successo, al Teatro Carcano di Milano il 6 marzo 1831 e, ad interpretare i ruoli di Amina ed Elvino, sono Giuditta Pasta e Giambattista Rubini, la coppia di cantanti ideale e più celebre del momento, che Bellini elogia definendoli “due angeli capaci di trasportare il pubblico in uno stato che rasentava la follia”. Melodramma idilliaco, classico ed intenso con una musicalità finissima, lirica e tesa al “canto puro”, La sonnambula è sospesa tra Arcadia e Romanticismo, tra sentimenti teneri e malinconici e passioni tragiche e commoventi, in un’atmosfera di natura incontaminata e di umanità innocente che rappresentano pienamente la maturità artistica del compositore catanese.

L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 30 minuti circa compreso l’intervallo, viene, ovviamente, rappresentata in lingua italiana, ma, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, viene eseguita con l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.

“La sonnambula” viene replicata: martedì 17 maggio alle 20,30 (turno F); mercoledì 18 maggio alle 20,30 (turno B); giovedì 19 maggio alle 20,30 (turno G); venerdì 20 maggio alle 20,30 (turno C); sabato 21 maggio alle 17 (turno E).

Le recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono lunedì 23 maggio alle 11 e martedì 24 maggio alle 11. Nel ruolo di narratore l’attore cagliaritano Simeone Latini.

In ottemperanza all’ordinanza del Ministero della Salute emanata il 28 aprile 2022, per l’ingresso in teatro è obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2.

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