Nuova veste alle abitazioni di piazza Granatieri di Sardegna, modifiche alla viabilità e differente concezione degli spazi del quartiere saranno i punti cardine che porteranno ad una migliore fruizione della zona, pronta ad aprirsi alla città. “Questo è uno dei più importanti tra gli interventi che abbiamo a disposizione per trasformare il volto della città. Va sottolineato che è stata adottata una nuova tipologia di intervento, con la costruzione di nuove palazzine dove trasferire i residenti, sempre all’interno del quartiere, in attesa che le vecchie vengano demolite e rifatte”, ha confermato il sindaco Paolo Truzzu nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’intervento.

Un metodo che consentirà di azzerare i disagi per i residenti ma allo stesso tempo di dotare loro di costruzioni nuove, funzionali e in linea con gli standard energetici. “Cambierà proprio la fisionomia della piazza – ha proseguito il primo cittadino – perché oggi con i soli due accessi è poco frequentabile dagli esterni. Invece diventerà uno spazio permeabile al quartiere, con tanti luoghi pubblici. In più verrà modificata la viabilità per un maggiore controllo del territorio”.

Chiusa la fase preliminare, da oggi inizia il percorso della progettazione esecutiva che poi porterà alla gara per l’aggiudicazioni dei lavori. I tempi sono ancora in via di definizione, ma l’aspetto più interessante è che piazza Granatieri di Sardegna “verrà completamente rivoluzionata”. A confermarlo anche l’assessora ai Lavori Pubblici, Gabriella Deidda, che ha preso parte, insieme al Presidente della Commissione consiliare Lavori Pubblici, Umberto Ticca, alla conferenza stampa. “Questo è un nuovo modo di intendere la progettazione e mi auguro che questo sia un progetto pilota da rifare in altre zone della città. Andiamo ad aprire alla città un quartiere che adesso è molto chiuso. Niente mura di recinzione ma spazi comuni che potranno essere vissuti anche da chi non risiede nel quartiere. Speriamo che i residenti facciano loro questo progetto perché senza il rispetto degli spazi comuni, tutto diventa più complicato”.

“Si mette una piazza che è stata chiusa in se stessa – il commento di Ticca – a disposizione di tutto il quartiere, aprendola alla città. E in più siamo passati ad un nuovo metodo di lavoro: costruire, spostare i residenti e ricostruire le case”. Ora si passerà alla progettazione definitiva che l’amministrazione conta di poter avere pronta entro fine anno in modo da far partire la gara e successivamente i lavori.

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