In un anno il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale ha portato a termine il 60 per cento (3 progetti su 5) dei lavori affidati in via straordinaria dalla Protezione civile per mettere in sicurezza l’abitato di Bitti dopo l’alluvione dell’autunno del 2020.

Un risultato importante presentato ieri mattina nel paese barbaricino all’interno delle iniziative per il centenario dalla nascita della moderna bonifica, in cui sta emergendo l’importanza e l’operatività della stessa nella gestione del territorio e delle sue criticità. Strutture con mezzi e competenze idonei a garantire sul territorio non solo l’ordinaria manutenzione ma anche interventi con la caratteristica dell’urgenza: i Consorzi di bonifica sono in prima linea nel dare supporto alle comunità anche in casi dove è necessario rimediare ai danni derivati da disastri ambientali. Come a Bitti, sconvolto da un episodio climatico estremo dove sta operando dall’autunno scorso il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale nel ripristino e manutenzione di alcune opere fondamentali per la gestione idrogeologica dell’abitato.

Guidato da Ambrogio Guiso, il Consorzio con sede a Nuoro gode di una situazione contabile, finanziaria e amministrativa ottima, certificata dal bilancio consuntivo 2021 approvato dalla Regione il 15 luglio scorso. La struttura sta portando avanti progetti e cantieri per circa 40 milioni di euro in tutto il territorio consortile, e tra questi, figurano anche i lavori per Bitti, il cui territorio è fuori dall’area gestita dal Consorzio, ma affidati per via della operatività e affidabilità del Consorzio di Bonifica.

Procede speditamente infatti l’opera dell’ente a Bitti, comune che il 28 novembre 2020 è stato travolto da un fiume di fango e detriti dopo una bomba d’acqua che ha interessato il territorio a monte. Lo stato dei lavori è stato tra gli argomenti affrontati nel workshop “La bonifica a supporto del sistema di Protezione Civile” che si è svolto a Bitti ieri mattina, 1 agosto, nella grande sala dell’Hotel Su Lithu. Ad organizzare l’Anbi Sardegna e il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale con il patrocinio del Comune di Bitti e della Protezione Civile della Sardegna. L’evento è inserito all’interno del calendario messo a punto dall’Anbi Nazionale in occasione dei 100 anni dal Congresso di San Donà di Piave che ha posto le basi della bonifica moderna.

“Quando la Protezione Civile ci ha chiamato abbiamo risposto presente nonostante si trattasse di un compito che andava oltre il nostro comprensorio – sottolinea il presidente del Consorzio di Bonifica – perché abbiamo colto il carattere dell’urgenza e siamo consci dei nostri mezzi e della nostra struttura. Abbiamo messo a disposizione competenze e capacità ponendo in pratica una seria opera di prevenzione per l’abitato di Bitti”.

Ed infatti in circa un anno il Consorzio ha già portato a termine tre dei cinque lavori affidati, per un totale di 600 mila euro. Nello specifico è stata conclusa la messa in sicurezza della strada in corrispondenza del compluvio Funtan’e Josso e l’intervento di disostruzione e rimozione del materiale e la demolizione delle parti residue del vecchio canale, oltre ai lavori di pulizia dell’alveo del materiale detritico e la realizzazione di briglie di trattenuta.

Gli ultimi due progetti che saranno avviati prestissimo sono uno da 550 mila euro che prevede l’intervento di demolizione parziale di un fabbricato tra via Brigata Sassari e Via Deffenu, per mettere in sicurezza e stabilizzare il versante; e uno da 400 mila euro, che prevede il ripristino del fondo del canale nella parte alta del paese, e la messa in sicurezza delle sponde con la pulizia dal materiale detritico vicino alle abitazioni.

Opere affidate al Consorzio di Bonifica della Sardegna grazie a una convenzione con la Protezione Civile, seguendo le indicazioni contenute nell’ordinanza del 4 dicembre 2020, n.721 a firma della Presidenza del Consiglio dei Ministri, (“Interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il giorno 28 novembre 2020 nel territorio del comune di Bitti, in provincia di Nuoro”).

Dopo i saluti del presidente del Consorzio Ambrogio Guiso, del sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini, del presidente Anbi Sardegna Gavino Zirattu e del direttore generale di Anbi nazionale Massimo Gargano, sono state le relazioni tecniche a spiegare ai presenti i fatti succedutisi in poco più di 20 mesi dalla data del disastro ambientale che ha interessato l’abitato. Emanuele Argiolas, tecnico della Protezione Civile Sarda ha ripercorso quel 28 novembre 2020. Mentre Sebastiano Bussalai, dell’area tecnica del Consorzio, si è occupato della relazione “La protezione idraulica del territorio” e infine, Francesco Bullitta, ingegnere responsabile unico del procedimento per l’attuazione degli Interventi di protezione civile nell’abitato di Bitti, ha illustrato nel dettaglio i lavori presi in carico dal Consorzio.

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