“Come un disco rotto, la Camera di Commercio di Cagliari continua a procedere verso una operazione  giuridicamente impossibile. La CCIAA decide di spendere altri 52.000 euro (oltre iva) degli esercenti cagliaritani per affidare a PriceWaterhousecoopers Business Services s.r.l. l’incarico di calcolare la quota di partecipazione della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano nella So.G.Aer e determinarne il “valore di concambio” rispetto al controvalore di F2I Ligantia S.p.A”.

“È una vergogna. Come è stato ampiamente dibattuto, procedere a dismettere l’aeroporto di Cagliari senza una gara pubblica è una patente violazione delle norme europee sulla concorrenza”. Lo affermano, in un comunicato congiunto, Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, e Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna.

“Come se non bastassero i tanti denari già spesi per la consulenza affidata allo studio Grimaldi (relazione negataci alla richiesta di accesso agli atti), altri 52mila euro oltre iva saranno buttati nel calderone di una operazione economicamente dissennata, giuridicamente dubbia e socialmente pericolosa. Ma per questo chiederemo formalmente alla Corte dei Conti di verificare la legittimità della spesa, anche a fronte del pronunciamento dell’Enac e dei risultati del prestigioso convegno giuridico tenutosi su questo tema lo scorso 17 dicembre”.

“Non si è accorto De Pascale – proseguono i due presidenti – che alcuni tra i migliori giuristi italiani hanno pubblicamente spiegato che per cedere Cagliari l’aeroporto di Cagliari ad un nuovo soggetto non si può forzare la norma, come piacerebbe a lorsignori?”.

“Confcommercio e Federalberghi Sud Sardegna si sono dichiarati ideologicamente contro la privatizzazione dell’aeroporto. Ciò non di meno, se si dimostrasse che è utile agli imprenditori del Sud Sardegna e se anche qualcuno fosse in grado di convincerci che porterebbe benefici garantiti e certificati nel lungo periodo, deve essere effettuata nel rispetto delle norme comunitarie sulla concorrenza e nella giusta valorizzazione di un patrimonio di proprietà dei sardi e non di qualche comitato ristretto”, concludono Alberto Bertolotti e Fausto Mura.

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