“Tutte le donne libere hanno l’obbligo di recarsi nell’ufficio del sindaco a tre ore di distanza l’una dall’altra”. Così il sindaco di Tonara, Pierpaolo Sau, aveva pensato di combattere lo spopolamento nel suo paese nel lontano 2010.
Una battuta infelice che ha riproposto nella giornata di ieri sotto un post su Facebook pubblicato dall’ex collega di Desulo, Gigi Littarru, che aveva appena scritto una riflessione riguardo il fenomeno in questione.
Inevitabili le reazioni stizzite e indignate, soprattutto da parte di donne. Tra queste l’ex consigliera comunale di Oristano, Patrizia Cadau, che parla di “ironia becera e bavosa del sessista di turno”, e l’autrice e attivista Luana Farina che commenta: “Ma neanche un po’ di birgonza (vergogna, ndr)? Oltre che trattare le donne da fattrici si autodegrada ad animale da monta”.
La polemica è subito diventata virale sui social tanto che il primo cittadino di Tonara ha dovuto cancellare la sua uscita del tutto fuori luogo e anzi piuttosto offensiva nei confronti delle donne.
Oggi è arrivato anche l’intervento della deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesca Ghirra: “Una battuta squallida e sessista. Un atteggiamento indegno e inaccettabile da parte di chiunque, ma ancor più da chi riveste cariche istituzionali”, rincara, “si vergogni e lasci il governo del comune a qualcuna o qualcuno che abbia maggior rispetto per le donne e per tutta la comunità di Tonara”.
Ora il sindaco di Tonara prova a rimediare, e dice: “Riguardava un episodio e battute di dodici anni fa con presenze femminili nel gruppo: logicamente erano solamente esagerazioni che si formulano in contesti scherzosi dove si gioca al rialzo”.
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