La questione migranti torna alla ribalta in seguito alla strage di Cutro, sulle coste della Calabria, che ha visto morire 86 persone di cui 35 minori.

Un caso che ha nuovamente scaldato gli animi dell’opposizione, che denuncia la “mancanza di umanità” da parte del governo guidato da Giorgia Meloni e rilancia un programma di apertura di nuovi corridoi umanitari più sicuri.

Da parte sua, la Presidente del Consiglio parla di “calunnia” da parte di chi li accusa di “lasciare morire i bambini nel Mediterraneo” e si appella all’Unione europea per un progetto comunitario che veda un’equa ricollocazione dei migranti in tutti i Paesi Ue.

Gli sbarchi in Italia nei primi mesi del 2023

A ben vedere i dati pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno, i migranti sbarcati in Italia dal 1° gennaio al 22 marzo 2023 sono quasi triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Si parla di 20.364 persone rispetto alle 6.379 del 2022 (e alle 6.067 del 2021). Dati che preoccupano enormemente il governo italiano che si vede di fronte a una nuova ondata migratoria frenata precedentemente a causa della pandemia da Covid.

La maggior parte dei migranti arriva dalla Costa d’Avorio (16%) e dalla Guinea (14%), seguiti dal Pakistan (10%), Bangladesh (9%), Tunisia (8%), Egitto (6%), Camerun (5%), Mali (4%), Gambia (3%), Burkina Faso (2%).

Di questi, i minori stranieri non accompagnati sono 2.440 in totale.

Gli sbarchi in Sardegna nei primi mesi del 2023

Sebbene non se ne parli molto, anche in Sardegna gli sbarchi di migranti si fanno più insistenti, in quanto la nuova rotta che parte dalla costa algerina si è fatta più battuta verso il sud dell’Isola.

Soltanto nel mese di febbraio sono sbarcati 142 migranti, provenienti dal nord Africa, a bordo di barchini in grado di reggere un massimo di quindici persone.

Le coste del Sulcis, a Sant’Antioco, e in generale del sud Sardegna, tra Pula, Chia e Teulada, sono quelle maggiormente sfruttate per la loro vicinanza.

I migranti che hanno scelto l’Isola come tappa di transito per poi raggiungere il continente europeo, nella maggior parte dei casi, sono stati salvati e trasferiti nei Centri di prima accoglienza.

In tutto sono 1.467 i migranti accolti in Sardegna. È la regione italiana – fatta eccezione per la Valle d’Aosta – che ne ospita meno.

Ma non sempre l’esito della traversata è positivo.

Nel novembre 2021 sono stati ritrovati in mare i corpi di due migranti dalla Guardia Costiera di Arbatax a 25 miglia marine dalla costa, di fronte a Tertenia, in Ogliastra. Erano a bordo di un barchino senza motore alla deriva da diversi giorni.

Cinque corpi senza vita, invece, son stati trovati nell’agosto 2022 al largo dell’Isola Rossa, a Capo Teulada, nel Sud Sardegna. Con buone probabilità si tratta di migranti, ma per la conferma si attende l’esito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari per naufragio.

Ancora, il 20 marzo 2023 è affondato un barchino di migranti al largo di Skikda, in Algeria, diretto verso la costa sud occidentale della Sardegna. Due di loro sono stati salvati, mentre in mare son stati trovati nove corpi senza vita.

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