I provvedimenti riguardano il weekend del 23 e 24 marzo, ma dal resoconto del Giudice sportivo esce fuori un quadro preoccupante dai campi di calcio sardi. Minacce a un’arbitra, pugni, manate e offese, sono state oggetto di sanzioni tra campionati di Promozione, Prima categoria, Seconda categoria e Juniores.

Un calciatore del Perdasdefogu ha aggredito un’arbitra, “costringendola a indietreggiare” per la veemenza della contestazione. Una furia accompagnata da “frasi irriguardose” e placata solo dall’intervento di compagni e avversari che lo hanno trattenuto a fatica. Per lui 7 turni di squalifica, mentre 5 turni sono stati dati a un compagno di squadra che in quel contesto ha aggredito con dei “pugni al collo e al volto il portiere della squadra avversaria”. Non pago, ha poi cercato di strappare il cartellino rosso dalle mani dell’arbitra.

E poi ancora un pugno costa 4 partite nel campionato Juniores, 5 giornate a un altro per un calcio e una manata all’avversario, altre 5 a un calciatore del Tonara per una testata. Un ritratto desolante del calcio regionale che impone serie riflessioni su quanto accade ogni weekend sui campi.

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