Continua a non avere fine la bocciatura della Corte Costituzionale nei confronti delle leggi regionali della giunta Solinas. La Consulta ha dichiarato, infatti, l’illegittimità degli articoli 5, commi 19, 20 e 21, e 16, comma 7, della legge 1 approvata il 21 febbraio 2023.

Nella legge di stabilità 2023 infatti erano state inserite norme estranee alla materia delle spese sanitarie.

Secondo la Corte Costituzionale, quelle norme “esorbitano dall’ambito delle risorse connesse al finanziamento del servizio sanitario regionale, alterano la struttura del perimetro delle spese sanitarie prescritto dall’art.20 del d.lgs. n. 118 del 2011, così eludendo le finalità di armonizzazione contabile”.

In particolare, i giudici rilevano che, l’articolo 5 prevede, “facendole gravare sulla missione 13 del bilancio regionale, dedicata alla tutela della salute, ‘la spesa di euro 150.000 per l’attivazione di corsi di formazione per Operatori socio-sanitari (OSS) a titolo gratuito’ (comma 19). Poi ‘l’ulteriore spesa di euro 250.000 in favore dell’Università degli studi di Sassari e, infine, ‘la spesa complessiva di euro 1.740.000 sempre in favore dell’Università degli studi di Sassari, Dipartimento di medicina veterinaria, per la realizzazione del Progetto di sviluppo integrato per l’accreditamento della formazione dei medici veterinari della Sardegna’ (comma 21)”.

Stesso discorso per l’articolo 16 che autorizza, “facendola gravare sempre sulla missione 13, ‘l’ulteriore spesa di euro 1.177.000 per le finalità di cui alla legge regionale 1° giugno 1999, n. 21 (Trasferimento alle province delle funzioni in materia di controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante e soppressione di ruoli speciali ad esaurimento)'”.