“La gestione della vicenda del Mercato di San Benedetto si sta rivelando sempre più confusa e carente di una visione che contempli le esigenze dei diversi soggetti coinvolti”. Così i consiglieri comunali d’opposizione a Cagliari, che in questi giorni hanno depositato due interrogazioni sul tema, evidenziando una serie di criticità e mancanze da parte dell’Amministrazione comunale.
La prima interrogazione, presentata nei giorni scorsi, primo firmatario il consigliere Roberto Mura, affronta le problematiche legate all’avvio dei lavori di riqualificazione del Mercato di San Benedetto e all’apertura della struttura provvisoria in Piazza Nazzari. Il documento, sottoscritto anche da Alessandra Zedda e Ferdinando Secchi, mette in luce le incertezze sulle tempistiche e sulla funzionalità della nuova struttura, nonché le preoccupazioni degli operatori economici, già provati dai continui rinvii.
Oggi, una seconda interrogazione, primi firmatari Alessandra Zedda e Ferdinando Secchi ma sottoscritta, anche, dai consiglieri Raffaele Onnis, Roberto Mura, Stefania Loi, Edoardo Tocco, Roberta Sulis e Marcello Corrias, ha acceso i riflettori su un altro aspetto cruciale della vicenda: la gestione delle aree di sosta nel quartiere di San Benedetto.
“Con la chiusura del mercato vecchio per i lavori di ristrutturazione, verranno meno moltissimi parcheggi attualmente localizzati nell’anello interno al mercato. Questi parcheggi, già insufficienti, non solo erano funzionali per i clienti del mercato, ma rappresentavano una risorsa fondamentale per i residenti del quartiere, soprattutto nelle ore serali e notturne quando non erano soggetti a pagamento. Inoltre, tali stalli erano utilizzati dai possessori del pass strisce blu zona B, che ora rischiano di vedere ulteriormente ridotta la possibilità di parcheggiare nel proprio quartiere” fa sapere la consigliera Zedda.
Secondo l’ex candidata sindaca “non si può pensare di sacrificare i cittadini che vivono nel quartiere in nome di una gestione approssimativa e disattenta. Non possiamo accettare che i residenti vengano trattati come cittadini di serie B. Servono risposte chiare e, soprattutto, un cambio di rotta nella gestione di una vicenda che sta danneggiando uno dei quartieri più importanti della città”.
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