Le truffe telematiche rappresentano una vera e propria piaga in Italia, affermandosi come il secondo reato più denunciato a livello nazionale. Con oltre 300.000 casi registrati nel 2023 e un incremento del +10,3%, il fenomeno continua a crescere in maniera preoccupante.
Una recente analisi condotta da Truffa.net, basata su dati Istat, Il Sole 24 Ore e Confartigianato, ha messo in luce le aree più vulnerabili del Paese. E la Sardegna, purtroppo, non ne esce indenne. La regione si posiziona al dodicesimo posto nella classifica delle 20 regioni più colpite dalle frodi online, con un punteggio combinato medio di 612 punti. Questo indicatore è stato calcolato normalizzando l’incidenza delle truffe informatiche (denunce ogni 100.000 abitanti) e la loro crescita percentuale tra il 2019 e il 2023.
Tuttavia, c’è un dato che fa ben sperare per l’isola: nonostante la sua posizione nella classifica regionale, nessuna provincia sarda figura nella top 20 delle province italiane più colpite. Questo suggerisce una sorta di maggiore resilienza a livello territoriale rispetto ad altre aree del paese.
A dominare la classifica delle province più colpite è la Toscana, che detiene il primato sia a livello regionale che provinciale, con ben sette delle sue province presenti nella graduatoria e Livorno al primo posto a livello nazionale per incidenza o crescita delle frodi.
L’analisi evidenzia dunque un quadro complesso: se da un lato la Sardegna deve affrontare l’elevata diffusione delle truffe online, dall’altro le sue singole province dimostrano una capacità di contenimento del fenomeno che merita ulteriore approfondimento.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
