Un nuovo corso per la sanità sarda prende il via con la firma di un protocollo d’intesa tra l’assessorato regionale e i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. L’accordo, siglato nella sede della Regione a Cagliari, mira a unire le forze per affrontare le criticità del settore.
L’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha espresso la sua soddisfazione per l’intesa, definendola “un accordo importante”. Ha sottolineato come questo rappresenti un cambiamento rispetto al passato: “Con i sindacati ho sempre avuto interazioni per il raffreddamento di criticità, oggi invece c’è stato un accordo su punti condivisi che riguardano la sanità sarda. Sancisce la possibilità di farlo insieme”.
Bartolazzi ha spiegato che il protocollo apre un “confronto sindacale per la costruzione di tutte le azioni da porre in essere per migliorare i servizi ai pazienti”. Le priorità sono chiare: “dalle liste d’attesa alla necessità di implementare il personale, ma anche efficientare i servizi, perché ne abbiamo tanti ma non sono quasi mai efficienti”.
Anche i sindacati si mostrano fiduciosi, pur mantenendo un atteggiamento di vigilanza. Il segretario generale della CGIL, Fausto Durante, ha dichiarato che l’accordo stabilisce un cronoprogramma di interventi e che rappresenta l’inizio di un percorso per risolvere i problemi del settore, aggiungendo che “ovviamente monitoreremo gli esiti del percorso, pronti a intraprendere tutte le iniziative necessarie qualora i risultati non dovessero arrivare”.
Sulla stessa linea la segretaria generale della UIL Sardegna, Fulvia Murru, che ha accolto positivamente la decisione di avviare un “percorso condiviso” con i sindacati. La firma del protocollo, ha concluso, “è un atto di responsabilità, ma ora è il momento di passare dalle parole ai fatti”.
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