Province Sassari Morte Gianpaolo Demartis, la famiglia: “Confidiamo nella magistratura”

Morte Gianpaolo Demartis, la famiglia: “Confidiamo nella magistratura”

A seguito del decesso a Olbia, dopo essere stato colpito con il taser dai Carabinieri, la famiglia rompe il silenzio

Crediti foto: Ansa

Dopo la tragica morte di Gianpaolo Demartis, l’uomo deceduto a Olbia dopo essere stato colpito con il taser dai Carabinieri, la famiglia rompe il silenzio. Il messaggio, affidato al parroco della Basilica di San Simplicio, don Antonio Tamponi, chiarisce la posizione dei parenti, che chiedono riserbo e rispetto.

“La famiglia ripone la propria totale e incondizionata fiducia nell’operato della magistratura, cui intende affidarsi integralmente”, ha riportato il sacerdote. La famiglia, pur ringraziando il procuratore Capasso per gli atti dovuti, non ha avviato alcun procedimento giudiziario e non ha rilasciato dichiarazioni.

Don Antonio Tamponi ha voluto smentire in modo categorico le voci circolate sui media nazionali, sottolineando che ogni virgolettato attribuito ai familiari è “illegittimo”. Il parroco ha ribadito che l’unico desiderio della famiglia è poter celebrare il funerale di Gianpaolo e che chiedono “basso profilo e di rispetto”.

“Sono stati versati fiumi di parole, senza che i familiari abbiano fatto nulla o detto niente. Loro hanno posto una posizione di basso profilo e di rispetto, chiedono ugualmente. Senza accusare nessuno, ma anche senza essere virgolettati in testate nazionali. È deontologicamente imbarazzante e in alcuni casi rasenta l’illegalità”, ha concluso don Tamponi.

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