Notizie Cagliari Cagliari, elezioni universitarie nel caos: scontro tra due liste rivali

Cagliari, elezioni universitarie nel caos: scontro tra due liste rivali

Spunta anche una denuncia per aggressione: ecco le posizioni di Riuniamo Unica e Unicaralis

(Foto credit: Andrea Fenu)

Aggressioni, spintoni e manifesti strappati: l’avvicinamento alle elezioni per il rappresentante degli studenti dell’Università di Cagliari che siederà nel CdA dell’Ersu è finito nel caos.

Ieri infatti l’associazione UniCaralis aveva affermato tramite i social che alcuni dei loro associati, tra cui un soggetto fragile, avevano subito delle minacce e aggressioni da parte di alcuni rappresentanti di un’associazione studentesca rivale.

“Qualche giorno fa, noi di Unicaralis, abbiamo riportato alla luce una serie di accordi e pressioni politiche che la nostra associazione ha subito negli ultimi tempi”.

“All’alba della campagna elettorale per l’elezione del nuovo rappresentante degli studenti nel CdA dell’ERSU – si legge ancora sui social – si è verificata un’aggressione ai danni di alcuni nostri associati e, in particolare, di un nostro socio, un soggetto fragile”.

Un fatto che però la citata associazione rivale, ovvero Riuniamo Unica, ha voluto smentire con forza e questa mattina i rappresentanti si sono presentati in questura per formalizzare una denuncia.

Ieri sera infatti, tra i corridoi del Magistero, è stata una loro candidata ad essere aggredita, ovvero Bianca Pili. La ragazza ha notato che tre associati di UniCaralis stavano strappando i manifesti della sua lista e ha deciso di riprenderli con un video.

Da quel momento la situazione è degenerata in un diverbio con un successivo tentativo di strapparle il telefono di mano. Così questa mattina la ragazza ha deciso di presentarsi in questura.

“Ci hanno accusati di aggressione squadrista. Hanno scritto che noi abbiamo attaccato loro, e che tra loro c’era una persona  fragile, ma la verità è ben diversa – ha scritto Bianca Pili attraverso i propri profili social – Tre uomini ai vertici di una lista rivale sono stati colti in flagrante mentre strappavano i nostri manifesti”.

“Quando sono stati contestati – prosegue – hanno reagito con violenza contro di me, che ero da sola. Mi hanno aggredita verbalmente e poi hanno tentato di strapparmi il telefono per nascondere la verità”.

“E adesso tentano di riscrivere tutto. Cancellano i loro errori. Falsano i ruoli. Strumentalizzano la fragilità di uno di loro per ribaltare l’opinione pubblica. Ma – conclude Pili – si sono dimenticati di una cosa: il video e i testimoni”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it