Ha seguito le istruzioni che le venivano dettate e invece di ricevere i soldi li ha versati su una Postepay un’impiegata 46enne di Selargius (Ca) è caduta nella trappola dei truffatori del web.

Ha messo in vendita su una nota piattaforma di trading online una vecchia borsa in pelle, griffata, della quale voleva disfarsi. Trattandosi di un oggetto che comprato nuovo ha un costo significativo, l’ha proposta per “soli” 200 euro e dopo qualche tempo ha anche trovato un cliente che non aveva eccepito sul prezzo. Non conoscendo il meccanismo più volte spiegato sulle pagine dei giornali, si è fatta convincere a raggiungere lo sportello bancomat dell’ufficio postale di Selargius e ha iniziato a seguire le istruzioni che l’anonimo compratore le dettava.

Secondo gli accordi la donna avrebbe così ricevuto il pagamento di quanto richiesto. In realtà, senza rendersene conto, seguendo quelle istruzioni era stata lei a ricaricare la carta Postamat dalla quale avrebbe dovuto ricevere il denaro, e non per una sola volta. Esiste nel sistema un meccanismo (ben conosciuto dal truffatore) in virtù del quale, l’operazione è andata in porto ma la macchina emette tuttavia una ricevuta che recita: “operazione fallita”.

In tal modo, non ricevendo conferma del buon esito di quanto stava compiendo, ha ripetuto l’operazione per ben 18 volte, prima di rassegnarsi e tornare a casa, salvo poi accorgersi di aver inviato per 18 volte un bonifico da 200 euro all’esperto professionista del raggiro, per un totale di 3600 euro. Constatata la consistente truffa, dopo qualche istante di totale costernazione, è corsa alla caserma dei carabinieri di Selargius dove ha presentato una circostanziata denuncia.

I militari si sono messi immediatamente sulle tracce informatiche dell’anonimo interlocutore se dalle loro indagini è emerso che il numero di telefono è intestato a un 53enne cittadino dello Sri Lanka, domiciliato a Roma e gravato da molte denunce, probabilmente un prestanome, uno di quelli che hanno decine o centinaia di numeri di telefono intestati.

Il denaro invece non è uscito dall’isola ed è finito sul conto di un 53enne sassarese, noto per varie vicissitudini. Entrambi sono stati denunciati per truffa aggravata e avranno un processo ma, quanto a recuperare il maltolto sarà davvero dura, i truffatori risultano essere sempre nullatenenti.