scuola

«Da lunedì, anche in zona rossa e quindi anche in Sardegna, riprendono le lezioni in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado e, in particolare per gli studenti del primo anno, nelle Università. Un’occasione che dobbiamo cogliere in pieno», così Laura Caddeo per il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, che sottolinea come «per ridare fiducia alle alunne, agli alunni, alle studentesse e agli studenti e per tentare di limitare la dispersione scolastica che in quest’anno, con la didattica a distanza, nell’isola è cresciuta ancora: sono oltre 300 gli abbandoni segnalati alla Procura dei minori di Cagliari solo nell’ultimo mese».

«Mancano poche settimane alla conclusione delle lezioni, in un anno difficoltoso per insegnanti e studenti. Dobbiamo fare in modo che questo periodo sia di rilancio per tutto il mondo scolastico – continua Caddeo – ed è importante che la Regione non lasci soli i dirigenti scolastici, che fanno i salti mortali per organizzare al meglio le attività negli istituti con le presenze sino al 75 per cento. Devono riprendere le vaccinazioni per il personale scolastico, a esempio. Per evitare gli errori degli ultimi tentativi d’apertura, poi, serve programmare nuovamente la sistemazione degli spazi all’aperto nelle scuole, visto l’arrivo della bella stagione, e il sistema dei trasporti: voglio sperare, ma non ne siamo certi, che il presidente della Regione e gli assessori abbiano utilizzato questo periodo di chiusura per studiare soluzioni ottimali per gli studenti ed evitare loro di dover stare fuori dagli istituti per ore in attesa di un mezzo che li possa riportare a casa dopo le lezioni: tempo prezioso sottratto allo studio e in generale alla loro vita».

«In prospettiva, poi, soprattutto in vista del prossimo anno scolastico, la Regione dovrà farsi trovare pronta – sostiene la consigliera – a qualunque iniziativa per evitare nuove chiusure degli istituti e per la tutela della salute. Il modo migliore è chiaramente la verifica della salute di chi frequenta le scuole. In questo senso un grande aiuto potrebbe arrivare dai tamponi salivari fai da te, già utilizzati in altri Paesi europei, con una percentuale di accuratezza intorno al 90 per cento, in attesa di via libera in Italia da parte del Cts e del Ministero della salute: poco invasivi anche per i più piccoli, potrebbero essere un’arma in più nella lotta alla diffusione del virus e in difesa del funzionamento delle scuole. Lo abbiamo sottolineato più volte in questi giorni nella discussione in corso in Consiglio regionale sulla legge sui super staff di presidente e assessori. Serve ritirare quella legge, risparmiare i milioni di euro destinati alle nuove poltrone e destinarli ad azioni concrete utili per le cittadine e i cittadini sardi: utilizzarne una parte per prevedere l’acquisto di quei test, o altri strumenti diagnostici simili approvati dal ministero, da distribuire alle famiglie, qualora venissero indicati come idonei, sarebbe importante per la serenità degli studenti, del personale scolastico e delle famiglie».