Entra nel vivo il progetto “Archeologika”, promosso dall’Assessorato regionale del Turismo e dalla Camera di Commercio, Artigianato e Agricoltura di Cagliari-Oristano con l’obiettivo di incentivare il turismo culturale nella Sardegna dell’interno, con particolare riferimento al segmento legato al patrimonio archeologico. E’ il momento in cui si incontrano la domanda turistica, italiana ed estera, e l’offerta del territorio.

Si parte oggi, 12 giugno 2021 dalle sedi di Alghero e Cabras e si prosegue da Nuoro e Barumini il 19 giugno: gli educational tour porteranno gli operatori a scoprire alcune tra le più importanti realtà locali, per scoprirne tutte le peculiarità, passando dai siti archeologici ai parchi naturali, dai prodotti agroalimentari ai ristoranti tipici.

Grande entusiasmo nel giorno della partenza dei tavoli, numerosissime le persone presenti nelle sedi della prima tappa, dove gli educational tour hanno accompagnato gli operatori a scoprire alcune tra le più importanti realtà locali, passando dai siti archeologici ai parchi naturali, dai prodotti agroalimentari ai ristoranti tipici.

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Tra i luoghi che verranno visitati ci saranno: il Nuraghe Is Paras (Isili), il Santuario di Santa Vittoria (Serri), la Reggia di Barumini, il Nuraghe Losa (Abbasanta), il pozzo sacro di Santa Cristina (Paulilatino), Noddule (Nuoro), Sa sedda e sos Carros (Oliena), il Villaggio Palmavera, il Museo del Rame e della Tessitura, Casa Zapata, il Museo Archeologico di Alghero, il Museo archeologico di Cabras, il Museo delle maschere di Mamoiada, il Museo di Saint Exupery Alghero, il Museo del canto a cuncordu di Santulussurgiu, il Parco di Portoconte, le Area marina protetta del Sinis, la Valle del Lanaitto e la Giara di Gesturi.

I buyers interessati sono ben trentasette. Sono sia tour Operator che agenti di viaggio, scelti fra coloro che confezionano pacchetti per i propri clienti. Sono tutti italiani e vengono dal nord del Penisola, importante bacino d’utenza per la Sardegna. Gli hub di provenienza ( Torino, Verona, Milano ) sono stati scelti in collaborazione con gli aeroporti sardi per venire incontro alla richiesta di far scoprire una la Sardegna diversa da quella delle coste, quella dei monumenti e dell’offerta culturale. Hanno aderito all’invito per avere nuovi spunti di vendita dell’Isola e contratti diretti con gli operatori locali.

Gli operatori dell’offerta sarda sono sessanta, compresi fra strutture ricettive di varia tipologia ( si va dagli affittacamere ai campeggi agli agriturismi agli hotel a cinque stelle), società di servizi (guide, biking, trekking) e gestori di beni culturali, in quella che a tutti gli effetti si può ritenere una completa rappresentazione dell’offerta turistica locale.

I gestori dei beni culturali iscritti sono quattordici, ognuno di loro rappresenta dei piccoli sistemi culturali locali e quindi almeno tre luoghi di interesse. Oltre quaranta i siti culturali rappresentati.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’assessorato al Turismo in collaborazione con la CCIAA di Cagliari, e porge una lettura dell’Isola inconsueta e ipertestuale, partendo dall’archeologia e dalle molteplici testimonianze isolane si giunge all’esplorazione di un’altra Sardegna, affascinante come quella marina e a essa totalmente complementare.

E’ la prima volta che si muove una promozione turistica che vede l’archeologia come spinta al turismo interno. L’iniziativa si articola su tutto il territorio regionale, alternando per i buyers momenti di visita ed esplorazione a incontri d’affari, e coinvolge un numero importante di sellers sardi, presentando un sistema integrato di offerta turistica che lega cultura, ambiente, enogastronomia ed etnografia.

Tra luglio e settembre sono previste numerose manifestazioni culturali, spettacoli ed eventi. A novembre poi l’evento espositivo dei locali della Fiera campionaria di Cagliari, con i simposi internazionali coordinate dalle Università di Cagliari e di Sassari e dalla Sovraintendenza.