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Vertenza Aias, attacco della Cisl: “Siamo in attesa che il Tribunale fallimentare rompa gli indugi”

“Una volta per cercare lo stesso silenzio che circonda da troppi mesi la vicenda Aias Cagliari si andava in India dal Sai Baba o in qualche monastero tibetano – scrive in una nota Claudio Nuscis, Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica del Sulcis – naturalmente silenzio non è sempre sinonimo di ricerca della pace interiore perché i dipendenti Aias questa pace l’hanno persa, se mai l’hanno avuta,e anzi hanno tutti i motivi per essere incazzati. E anche molto”.

“Incazzati perché nessuno ne parla più: di loro, dei loro perenni e attuali problemi organizzativi, dei dieci stipendi arretrati, dei TFR non percepiti dagli ex dipendenti, dei servizi non riattivati come i Centri Diurni o il trasporto pazienti, dei Terapisti degli Autisti e degli O.S.S. che a causa di questo sono ancora in FIS – prosegue la nota – del deficit aziendale che aumenta inesorabilmente, eppure, sono passati ormai oltre 20 mesi, da quel 10 ottobre 2019, e nulla è cambiato da quando la Procura di Cagliari ha chiesto il fallimento dell’Aias”.

“Procedura chiesta, giova ricordarlo, a garanzia dei creditori. Sono venti mesi che i lavoratori aspettano di rientrare dei loro sudatissimi soldi, stipendi e TFR, e per di più non possono tentare alcun recupero coatto di quanto dovutogli. Lo sappiamo bene che i tempi della nostra giustizia non sono sicuramente celeri – incalza Nuscis – e nessuno, tantomeno noi, pretende soluzioni frettolose o pasticciate. Però dopo quasi due anni i lavoratori hanno il diritto sacrosanto di sapere quale sarà il loro futuro lavorativo e di quando potranno riavere i soldi che hanno lavorato. E invece silenzio, solo silenzio, dalla politica alle istituzioni”.

“Tutti in attesa che il Tribunale fallimentare li tolga dall’imbarazzo, rompa gli indugi e comunichi le sue decisioni, concordato o fallimento. Ma noi e i lavoratori aspettiamo, con infinita pazienza e mai rassegnati, di riappropriarci dei nostri diritti sospesi. I lavoratori dei propri crediti ed il sindacato del proprio ruolo di rappresentanza. Prima o poi succederà”, conclude il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica del Sulcis, Claudio Nuscis.