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Sono 1.315 le imprese, di tutti i settori produttivi che, con i loro 1.173 addetti, operano nei 12 comuni dell’Oristanese interessati dagli incendi e dalle interruzioni di viabilità e servizi pubblici. Sulla totalità delle attività produttive, ben 253 realtà, una su cinque (19,2%), è artigiana.

In questa area si contano complessivamente 11.658 abitanti, l’8% della popolazione dell’intera provincia di Oristano.

È questo ciò che emerge dall’analisi relativa nei 12 comuni più colpiti dai roghi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati di Unioncamere-Infocamere nel primo trimestre 2021.

“Spingere la ripresa e accompagnare le imprese evitando la burocrazia. Siamo a disposizione per la pianificazione”, sostengono Maria Amelia Lai, Presidente Confartigianato Imprese Sardegna, e Sandro Paderi, Presidente Confartigianato Oristano.

Le realtà produttive dell’area (imprese attive) occupano 1.173 lavoratori dipendenti e indipendenti. Nell’artigianato sono impegnati il 37,5% degli addetti, pari a 440 unità. L’area si caratterizza per elevata vocazione alla micro piccola impresa con meno di 50 addetti.

“Abbiamo voluto realizzare questo dossier – commenta Lai-, che consegneremo al Presidente Solinas e tutti gli Assessori interessati, affinché abbiano una mappatura completa di tutte le attività produttive che operavano, e operano ancora, in quell’area devastata dai roghi.

“Ci sono tante imprese che sono state cancellate dalla furia delle fiamme, senza più nulla e senza, in questo momento, la possibilità di ripartire. Con la nostra analisi desideriamo dare un contributo per accelerare le procedure di rilevazione e tagliare la burocrazia.

“Bisogna, a tutti i costi, far ripartire il territorio oristanese e ricostruire il tessuto imprenditoriale in tutti quei Comuni che, di colpo, hanno visto cancellate, o seriamente danneggiate, il proprio tessuto produttivo in ogni caso, la nostra Associazione si mette a disposizione per, nel più breve tempo possibile, pianificare la ricostruzione per consentire la ripresa della vita delle popolazioni e delle attività produttive. È fondamentale spingere la ripresa e accompagnare le imprese nella fase di ricostruzione evitando ogni inutile burocrazia”.

I settori in cui operano maggiormente le imprese sono: agricoltura, silvicoltura e pesca (578), commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (161), costruzioni (137), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (92), attività manifatturiere (79), altre attività di servizi (30), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (25) e trasporto e magazzinaggio (23).

L’artigianato ha una presenza più rilevante nel trasporto e magazzinaggio (78,3%), nelle costruzioni (75,2%), nelle altre attività di servizi (70,0%) e nell’attività manifatturiera (68,4%).

A supporto di famiglie e imprese che hanno subìto i danni causati dal divampare delle fiamme si contano oltre 35 mila imprese, di cui il 52,2% artigiane, che operano per l’83,4% nel sistema casa per la fabbricazione di prodotti in legno, di materiali da costruzione in terracotta, produzione di cemento, calce e gesso e così via. Il 13,9% opera nella riparazione di macchinari, auto, computer e beni personali, per il 2,6% nei trasporti di persone.

Queste imprese potenzialmente coinvolte nella riparazione e nella ricostruzione dei danni causati dall’incendio sono così distribuite sul territorio: 14.070 (47,6% artigiane) in provincia di Cagliari, 13.207 (50,8% artigiane) in provincia di Sassari, 5.454 (66,4% artigiane) in provincia di Nuoro e 2.437 (55,4% artigiane) in provincia di Oristano.

Per salvaguardare le attività produttive, i loro dipendenti e le loro famiglie, considerata la gravità della situazione, Confartigianato Imprese Oristano ha iniziato una mappatura “azienda per azienda” degli eventuali danni e dei disagi che le imprese dei comuni colpiti potrebbero aver subìto direttamente o indirettamente a causa delle fiamme e a conseguenza dell’interruzione della viabilità e dei servizi.

Questi potranno servire per fornire numeri utili e certi alle autorità preposte e, soprattutto, accelerare la fase di ricostruzione per coordinare al meglio le varie fasi.

“Abbiamo già ricevuto alcune segnalazioni di attività con danni evidenti ai laboratori – commentano Sandro Paderi, Presidente di Confartigianato Imprese Oristano, e Marco Franceschi, Segretario Provinciale – ma sono molte di più quelle che hanno interrotto l’attività per mancanza, per esempio, di energia elettrica o per interruzione della viabilità, o perché le realtà con le quali collaboravano non sono in grado di riprendere l’attività”.

“Per questo è fondamentale la collaborazione degli imprenditori, delle Amministrazioni Locali e dei cittadini – continuano Paderi e Franceschi – per creare una banca dati da mettere subito a disposizione della Regione e delle Autorità per accompagnare le imprese nella fase di assistenza e accelerare al massimo la ripresa delle attività”.

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