Su Nuraxi resiste. Non solo allo scorrere dei millenni, ma anche alla crisi determinata dalla pandemia. I numeri registrati nell’estate 2021 si avvicinano a quelli dell’estate 2019, l’ultima pre-Covid. “Una gestione virtuosa che dimostra ancora una volta, pur nelle grandi difficoltà di questi tempi, le enormi potenzialità, anche turistiche, del nostro immenso patrimonio storico e culturale, sul quale vogliamo costruire un nuovo modello di crescita”, afferma il Presidente della Regione Christian Solinas commentando i dati della Fondazione Barumini relativi all’afflusso di visitatori negli ultimi quattro mesi.

Tra giugno, luglio, agosto e settembre i visitatori di Su Nuraxi, Polo museale Casa Zapata e Centro culturale Giovanni Lilliu sono stati 59.321, contro i 36.654 del 2020. Numeri ancora inferiori allo stesso periodo del 2019, quando si contavano 86.267 visite, ma che dimostrano un evidente trend positivo.

“Finalmente – dice il segretario generale della Fondazione Tonino Chironi – dopo un lungo periodo di sofferenza causata dall’emergenza Covid, e dai conseguenti Dpcm che hanno determinato prolungate fasi di chiusura forzata dei musei e dei luoghi di cultura, la Fondazione Barumini, strutturata in diverse attività culturali e turistiche, Su Nuraxi, Casa Zapata, Centro Servizi, può guardare con fiducia al futuro”.

Sono confortanti anche i dati delle presenze straniere, sottolinea Chironi, che confermano una buona affluenza da Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, ed una ripresa significativa delle presenze dagli Stati Uniti e dalla Svizzera. 

“Questi dati – prosegue Chironi -, dimostrano un trend positivo ed incoraggiante, che ci fa ben sperare di poter riconquistare presto quel numero massiccio e costante di presenze per il quale siamo attrezzati, grazie al prezioso sostegno della Regione e del Presidente Solinas, che indica spesso in Su Nuraxi e nella Fondazione un esempio virtuoso di valorizzazione delle nostre ricchezze archeologiche in chiave di promozione turistica”.

Nel centro servizi prosegue intanto la prestigiosa mostra “Barumini Pompei”, allestita con decine di pezzi inediti in collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli. Un’esposizione incentrata sugli oggetti di uso quotidiano delle popolazioni antiche dei due siti, dichiarati entrambi patrimonio dell’Unesco nel 1997. 

“Pur tra tante difficoltà – dice il presidente Emanuele Lilliu – la Fondazione non ha mai interrotto il proprio lavoro per rendere la sua offerta culturale ancora più integrata, e per attivare nuovi eventi e percorsi. Anche la mostra ‘Barumini-Pompei’, che resterà aperta al pubblico fino a dicembre, testimonia il nostro impegno costante nel voler portare Barumini, sempre di più, ad un ruolo protagonista nel panorama nazionale ed internazionale degli eventi culturali”.

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