Il Cda Rai ha votato a maggioranza il piano di produzione e trasmissione 2022 della testata giornalistica regionale, votando di fatto la cancellazione dell’edizione notturna dei telegiornali al centro dello scontro fra l’ad Rai Carlo Fuortes e il sindacato dei giornalisti Rai.

L’ad e la presidente Soldi hanno votato per la cancellazione, oltre ai due consiglieri il leghista Igor De Biasio e Simona Agnes, in quota Forza Italia. In coerenza con quanto annunciato ha votato contro il consigliere indipendente Riccardo Laganà (che aveva contestato l’operazione nel merito e nel metodo). Astenuti la consigliera Pd Francesca Bria e il consigliere M5S Alessandro Di Maio.

“Il taglio di budget per cancellare la terza edizione della Tgr deciso con una maggioranza risicata del CdA: appena 4 voti a favore su 7, decisivo quindi il sì di Fuortes per avere la maggioranza. È questo il risultato di una azione unilaterale dell’amministratore delegato, senza alcun confronto sindacale e senza alcun progetto complessivo. Il voto di oggi dovrebbe indurre l’Ad a un ripensamento e ad aprire subito un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, invece di portare in Cda tagli lineari che poco rispondono alle esigenze dei cittadini e dell’azienda e molto invece alle critiche di alcune parti politiche e di concorrenti privati”. Lo sostiene in un comunicato l’esecutivo Usigrai.

“Ci auguriamo – prosegue la nota – che il segnale dato oggi dai consiglieri di amministrazione che si sono astenuti o hanno votato contro il ridimensionamento immotivato dell’informazione per il territorio rappresenti il segnale inequivocabile della necessità di un progetto industriale per la Rai. Non è rinviabile un confronto serio e leale sul futuro dell’azienda: non serve solo alle dipendenti e ai dipendenti della Rai ma alle cittadine e ai cittadini di questo paese per confermare il ruolo e la funzione che il contratto di servizio e il Parlamento europeo riconoscono al servizio pubblico radiotelevisivo e multipiattaforma” conclude.

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