I pasti alla mensa della Caritas (95 mila in un anno) e gli interventi del Centro diocesano di assistenza (circa 60 mila) sono quasi raddoppiati rispetto agli anni precedenti. L’effetto di questa prolungata pandemia è stato devastante per il tessuto sociale della Sardegna.

E’ quanto è emerso dalla undicesima edizione del Dossier Caritas sulla povertà in Sardegna presentato oggi a Cagliari. Dallo studio è emerso anche un altro dato preoccupante: l’aumento vertiginoso del fenomeno delle nuove povertà: +51,5%.

Tanti si rivolgono alla Caritas e ai centri di assistenza per chiedere generi di prima necessità (pasta, riso, olio, zucchero, ecc.) ma anche per la necessità di abbigliamento, farmaci, giocattoli, libri. Tra i nuovi poveri – è stato spiegato oggi – si registra un forte incremento di single che vivono da soli. Più in generale sono in aumento le persone che nonostante un reddito non riescono ad andare avanti: oltre il 25% degli utenti della Caritas ha dichiarato di non avere entrate sufficienti al sostentamento proprio e della propria famiglia. “Sono numeri che destano una grande preoccupazione – ha spiegato l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi -: la solidarietà è sempre più fondamentale”.

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