Beppe Grillo è indagato dalla Procura di Milano per “traffico di influenze illecite” relativamente ad alcuni contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018/2019 dalla compagnia marittima Moby spa dell’armatore Vincenzo Onorato con il blog Beppegrillo.it.

L’iscrizione al registro degli indagati del fondatore e oggi garante del Movimento 5 Stelle è avvenuta nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la gestione economica della compagnia di navigazione della famiglia Onorato.

Da tempo in cattive acque, la Moby è stata ammessa nel giugno 2020 dal Tribunale di Milano alla procedura di concordato preventivo. Nell’ambito di tale inchiesta i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno effettuato una perquisizione negli uffici della Beppe Grillo srl per recuperare la documentazione di un accordo economico – tra Moby e Beppegrillo.it – che pare prevedesse un compenso di 120mila euro l’anno per le annualità  2018-2019.

La vicenda era emersa già nel 2019 nell’ambito delle indagini sulla Fondazione Open del leader di Italia Viva Matteo Renzi. In quell’occasione erano emersi alcuni pagamenti effettuati dalla Moby (quali appunto quelli al blog di Grillo), ritenuti dagli inquirenti potenzialmente sensibili, in base alla normativa antiriciclaggio, «sia per gli importi, sia per la descrizione generica della prestazione ricevuta, sia per la circostanza di essere disposti a beneficio di persone politicamente esposte».

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