“Nella mia terra non si riesce nemmeno ad avere il medico di famiglia. Le faccio l’esempio di Oliena in cui addirittura i medici ci sarebbero, ma non possono entrare in servizio perché la Regione non procede con le nomine. È se vero che per i giovani laureati la medicina di base rappresenta talvolta una seconda scelta, è compito della politica trovare le soluzioni più adeguate per incentivarli e per garantire la loro presenza anche nei territori disagiati”.

Lo ha affermato ieri la deputata sarda del Gruppo Misto Mara Lapia, durante il question time che si è tenuto in Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera.

Interrogando il Ministero della Salute in merito all’emergenza legata alla carenza dei medici di base, la deputata ha citato il caso del comune di Oliena dove i medici ci sono ma inspiegabilmente la Regione Sardegna non procede con le nomine.

Lapia, nel testo dell’interrogazione, fa riferimento al divario tra i medici di base in uscita ed in entrata previsto per i prossimi anni che, per quanto riguarda la Sardegna, rappresenta numeri molto preoccupanti. Nei prossimi 7 anni infatti, sarebbe previsto il pensionamento di ben 719 medici contro l’ingresso di appena 70 nuove risorse. Un dato che, qualora fosse confermato, metterebbe a serio rischio la garanzia dell’assistenza di base per i cittadini sardi.

La replica è toccata al Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha raccolto le preoccupazioni della deputata e ha assicurato la presenza e l’impegno del Governo sul tema.

“Il Sottosegretario Costa ha dimostrato più volte di prestare molta attenzione alla situazione della Sardegna, ebbene – ha concluso la deputata sarda – io chiedo al Governo di vigilare sull’operato della Regione in tema di Sanità, perché nella mia terra ci sono moltissimi cittadini che non hanno accesso alle cure e addirittura all’assistenza di base, e il timore concreto è che la situazione tenderà a peggiorare drasticamente”.

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