Aumenta anche in Sardegna il fenomeno delle dimissioni volontarie dal lavoro. Nel 2021 circa 14 mila sardi hanno lasciato il vecchio posto di lavoro.

Nel caso della Sardegna – secondo quanto si legge in un approfondimento odierno del quotidiano L’Unione Sarda – si tratta di lavoratori di diversi settori e diverse posizioni: operai, manager, camerieri o impiegati.

In qualche caso le dimissioni sono state determinate dall’aver trovato un lavoro migliore e più remunerativo, in altri semplicemente dalla necessità di prendersi una pausa e dall’esigenza di migliorare la qualità della vita.

Il fenomeno, di cui abbiamo diffusamente parlato nei mesi scorsi, è mondiale e viene chiamato Grande Rassegnazione (Great Resignation) o Grandi dimissioni (Big Quit).

Dopo la pandemia sono infatti cambiate le abitudini e le persone hanno focalizzato l’attenzione sulle cose importanti. Se prima molti vivevano esclusivamente per il lavoro, la carriera e il guadagno oggi per la maggior parte delle persone è cambiato il paradigma ed è sempre più sentita la necessità di conciliare i necessari tempi del lavoro e della produttività con una vita di qualità dignitosa fatta anche di tempo da dedicare a figli, partner e amici.

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