Era il mese di luglio del 2000 quando, in occasione del festival La notte dei poeti, al teatro romano di Nora, il mito del cinema francese Jean Louis Trintignant, scomparso ieri all’età di 91 anni, fece la sua comparsa.

A raccontarlo è il giornalista professionista Giuseppe Murru che lavorava all’evento come addetto stampa. “Ci apprestavamo, di lì a pochi giorni – racconta – ad ospitare la dark lady per eccellenza, la musa dell’esistenzialismo Juliette Greco. Ma quel tardo pomeriggio, con il sole che tramontava e una luce calda e chiara sul palco, che più bella non è possibile, arrivo a teatro e lo vedo in lontananza, Jean Louis Trintignant”.

“Ci sono incontri che ti trovano incredulo di quanto stia accadendo – prosegue Murru -. A me è capitato da ragazzo a casa di De Andrè, oppure nelle giornate trascorse con Eugenio Barba a San Sperate, o le settimane con Jodorowsky, Arrabal, Judith Malina o Lawrence Ferlinghetti al Teatro Alkestis di Massimo Michittu. Ma quella sera avevo gran parte del mio immaginario francese davanti agli occhi e la colonna sonora di Un uomo, una donna, di Lelouch ha iniziato a suonare da sola nella mia testa”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it