Si è riunita per la prima volta la Commissione regionale sull’endometriosi, nominata dalla Giunta Solinas. L’organismo – che arriva ad otto anni di distanza dall’approvazione della legge regionale che l’ha istituito – è composta da una task force multidisciplinare di professionisti (tra cui ginecologi, psicologi, chirurghi, nutrizionisti, in grado di ricoprire tutti gli aspetti richiesti nell’assistenza delle persone affette dalla malattia) e dai rappresentanti delle associazioni.

“Finalmente la Commissione endometriosi è realtà dopo una lunga attesa”, dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu che ha presieduto l’incontro. “Aver aperto i lavori del tavolo tecnico nella riunione di insediamento è per me motivo di soddisfazione per il coronamento di un percorso avviato attraverso il confronto con le associazioni delle pazienti. Un segnale importante per tutte le donne che soffrono a causa di questa terribile malattia”.

Cosa è l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero e altri organi, provocando dolore, infiammazioni croniche e infertilità. In Italia questa patologia colpisce il 10% delle donne in età riproduttiva. 

“Il gruppo di lavoro – ricorda l’assessore – ha l’obiettivo di predisporre le linee guida del percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare e per il controllo periodico delle donne affette da endometriosi, ma non solo. Il tavolo tecnico, così come previsto dalla legge regionale, ha il compito di elaborare strategie sulla prevenzione e sulle campagne di formazione, rivolte all’aggiornamento dei medici, e di informazione e sensibilizzazione”.

Nel corso del primo incontro sono stati proprio i componenti della Commissione a tracciare il percorso dei lavori e indicare le priorità che saranno affrontate già a partire dalla prossima riunione, fissata per il 13 ottobre. Fra i punti ritenuti prioritari: l’individuazione di un percorso comune di presa in carico delle persone affette dalla patologia; la formazione dei professionisti sanitari, in particolare quelli che per primi incontrano le pazienti, con l’obiettivo di agevolare la diagnosi precoce (aspetto ritenuto fondamentale nella gestione dell’endometriosi e nella prevenzione delle forme più gravi); una campagna di sensibilizzazione indirizzata in modo particolare alle giovani, soprattutto attraverso il coinvolgimento delle scuole; potenziamento dei punti d’ascolto nei Comuni; l’istituzione del registro di patologia, con il coinvolgimento dell’osservatorio epidemiologico regionale, uno strumento che consentirà di avere un quadro puntuale sull’endometriosi in Sardegna, costantemente aggiornato.

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