Manifestazione contro la dirigenza dell’Aspal, l’agenzia per le politiche attive del lavoro. La Regione non sblocca le assunzioni: 121 persone senza risposte. Stamattina in tanti hanno manifestato con slogan e cartelli davanti alla sede dell’agenzia a Cagliari, in via Is Mirrionis.
“Stamattina – si legge in un durissimo comunicato diffuso dai manifestanti – siamo stati costretti a manifestare la nostra disapprovazione per l’operato del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro, dottoressa Maika Aversano, rispetto alla mancata cessione della graduatoria del concorso Aspal per 89 funzionari amministrativi alla Regione Sardegna”.
La Regione Sardegna, infatti, attraverso l’Assessora al Personale Valeria Satta, ha inviato lo scorso 13 luglio, la richiesta di cessione della graduatoria di idonei per lo scorrimento urgente di 15 posizioni.
“Con la richiesta – spiegano i manifestanti – l’assessora Satta ha voluto da un lato, premiare la meritocrazia, tramite lo scorrimento di una delle graduatorie più importanti del sistema Regione Sardegna, dall’altro, ha cercato di consentire ai vari assessorati di poter operare al meglio, colmando nell’immediato quelle carenze di personale che da troppo tempo caratterizzano il sistema regionale sardo, minandone purtroppo la sua efficienza”.
Richiesta che pare essere caduta nel vuoto: in data 10 agosto la Direzione Generale del personale ha inviato una nota di sollecito. Il 21 settembre scorso c’è stata una seconda nota di sollecito, ma a oggi la graduatoria sembra essere ancora in fondo a un cassetto.
“Non si capisce quali siano i motivi ostativi alla cessione della graduatoria – chiedono gli esclusi – come idonei abbiamo più volte chiesto ufficialmente un incontro con la dott.ssa Aversano, richieste completamente ignorate. Ci chiediamo perché 121 persone che hanno sostenuto tre prove prima di risultare idonei a un concorso, siano ostaggio di una Dg con un passato da precaria, che dirige proprio l’Agenzia delle Politiche Attive del Lavoro e dovrebbe più di altri capire quanto sia importante per tutti realizzare le proprie aspettative lavorative”.
Da qui la decisione di manifestare sotto la sede dell’Aspal e di far sentire la propria voce in modo che non possa più passare sotto silenzio un problema così grave, che coinvolge centinaia di famiglie in un momento di profonda crisi economica.
“È ancora più emblematico che tutto questo succeda in un momento in cui gli uffici della Regione Sardegna faticano a funzionare per la mancanza di personale amministrativo e contemporaneamente esiste la possibilità di fare fronte a queste carenze senza nessuna spesa per l’amministrazione regionale. Abbiamo provato a darci delle risposte, ma non vogliamo davvero credere che dietro questa mancata cessione ci siano dei giochi politici. Per questo siamo qui oggi, per sapere perché e per ricordare alla dott.ssa Aversano che non si gioca col futuro delle persone” concludono i manifestanti.
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