Non è rimasto coinvolto nella tragedia di Tiana in cui sono morti il padre Guglielmo Zedda e la mamma Marilena Ibba perché era fuori sede per studiare. Ma dopo il crollo dell’8 novembre il ventunenne Alessio Zedda è rimasto senza la sua famiglia e senza la sua casa. Con l’iniziativa “Non lasciamo solo Alessio” – l’Associazione Cittadini del Mondo OdV di Cagliari, si unisce alla raccolta fondi a favore del giovane, promossa dai colleghi di lavoro del papà, Guglielmo ‘Memo’ Zedda, vittima insieme alla moglie Marilena Ibba dell’esplosione causata da una fatale fuga di gas, nell’abitazione familiare lo scorso otto novembre a Tiana , dove la coppia viveva coi genitori di lei (entrambi sopravvissuti, anche se feriti gravemente). Come detto Alessio non era in casa perché studente fuori sede.

“Non potevamo rimanere insensibili, a questa tragedia che ha colpito un giovane studente universitario di 21 anni, che rimane orfano e perde la casa – scrivono in una nota Giuseppe Carboni Carlo Altea, soci fondatori di Cittadini del Mondo di Cagliari e colleghi del papà di Alessio –. Un ragazzo che per l’età potrebbe essere nostro figlio o nipote. Alessio ha bisogno del nostro sostegno, e della nostra solidarietà. In tante altre occasioni e urgenze gli appelli della nostra associazione si sono trasformati in aiuto concreto, siamo certi sarà così anche questa volta, anche le piccole e piccolissime cifre possono essere di grande aiuto”. Carboni e Altea così concludono: “chiediamo  a tutti gli amici della nostra Associazione una piccola donazione versandola direttamente sul conto intestato ad Alessio e di fare girare nei gruppi e nei canali social l’appello per raggiungere il maggior numero di persone possibile”.

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