La transizione ecologica passa anche dalla riconversione della rete distributiva dei carburanti. A proporlo è Angac che si propone come punto di riferimento per una progressiva decarbonizzazione anche dei prodotti energetici per autotrazione.

“È indispensabile – dice il presidente di Angac Giuseppe Baliaavviare fin da subito un’azione di vera e propria trasformazione dell’attuale rete distributiva in quanto pilastro della mobilità su gomma. La stessa dovrà ricoprire un ruolo centrale per ottenere la progressiva decarbonizzazione del trasporto delle merci e della mobilità delle persone”.

Ciò che preoccupa oggi Angac sono le “fughe in avanti da parte delle compagnie petrolifere insieme ad alcune sigle sindacali che, tramite accordi interprofessionali, vorrebbero gestire questa importante trasformazione senza alcuna garanzia del mantenimento occupazionale e di riconversione del singolo gestore investito da tale trasformazione”.

Al contrario, prosegue Balia, “riteniamo che un passaggio storico importante come quello della transizione energetica, debba essere monitorato e gestito dalle istituzioni competenti con il supporto di tutti gli attori del comparto dettando le linee guida, perché in caso contrario, se la gestione viene demandata agli accordi commerciali interprofessionali di ogni singola bandiera prevarrà una logica commerciale antitetica a quelle che sono le tutele occupazionali e non solo”.

Per questo motivo, Anfac chiede al Governo di “essere garante di questa trasformazione affinché non ci siano disuguaglianze e di vigilare su eventuali opportunismi commerciali in relazione ai fondi PNRR disponibili per la transizione energetica”.

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