Sanità, Doria:

In relazione al trasferimento della Neuroriabilitazione dal “San Michele” al “Businco” l’Organizzazione Sindacale FIALS, in seguito alle diverse segnalazioni da parte di utenti e lavoratori, evidenzia diverse perplessità sulla fattibilità e soprattutto sul rischio clinico di questo trasferimento, dubbi peraltro già evidenziati sia dalla Direzione Medica di Presidio che da tutti i Direttori di Struttura in una nota inviata il 12.12.2019, nonché manifestati da tutte le professionalità che quotidianamente collaborano nel percorso di cura del paziente.

“Le criticità allora evidenziate tuttora permangono”, scrivono i segretari territoriali Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia. “L’ospedale Businco nasce come ospedale dedicato per le patologie oncologiche ed è punto di riferimento regionale per moltissime di queste, la Mission dell’ospedale basterebbe da sola per comprendere come un reparto di Neuroriabilitazione mal si potrebbe integrare in una realtà dedicata a altre patologie – si legge in una nota -. Il Dipartimento a cui afferisce la Neuroriabilitazione e alle cui specialità è in stretta correlazione per  il percorso clinico assistenziale si trovano ubicati nel P.O. San Michele, questo comporterebbe pertanto la necessità di frequenti trasporti da e per il San Michele con un ulteriore aggravio per il servizio ambulanza già impegnato in maniera rilevante per le attività di istituto del P.O. Businco e un evidente dispendio di risorse, già notoriamente carenti.

“Un aspetto di rilevante importanza è la difficoltà del trasporto dei pazienti all’interno dell’ospedale, dal momento che questa tipologia di pazienti necessita essere trasferita da e per i servizi vari con l’utilizzo del letto, il quale non è movimentabile attraverso gli ascensori presenti nel presidio, (criticità peraltro evidenziata anche da personale esperto, che in seguito a un sopraluogo, ha specificato che le misure degli ascensori non permetterebbero l’inserimento del letto di degenza e quindi la movimentazione degli stessi all’interno dell’ospedale, con tutte le evidenti difficoltà in caso di emergenza clinica o di evacuazione in caso di incendio o altre motivazioni)”.

“E’ nelle intenzioni dell’Azienda ARNAS Brotzu affittare una Gru e lasciarla perennemente ubicata al Businco per permettere che questi pazienti possano essere curati? Oppure ci troviamo di fronte ad un problema di incapacità organizzativa, e non sarebbe una novità, dove ancora una volta chi pagherà il prezzo più alto saranno i pazienti e tutti gli operatori sanitari? “Il lavoro è uno strumento l’uomo è il fine”.

“Gli spazi destinati alla Neuroriabilitazione non rimarrebbero inutilizzati, in tutti settori dell’ospedale è notoriamente cronica la mancanza di spazi, da Ematologia a Oncologia, passando per la Radioterapia, Ufa, Cas (spazi inadeguati ai volumi di attività con stanze senza finestre), Endoscopia Toracica (attualmente ubicata nel luogo sicuro del 3 piano), Blocchi Operatori e, per ultimo ma non per questo di minore importanza, gli Spogliatoi per il personale. Per quest’ultimi giova evidenziare come attualmente solo una piccola parte del personale ha trovato spazio (non certamente confortevole, tanti sistemati in stanze senza finestra) al 7° piano; tutti gli altri medici, infermieri e oss si cambiano in locali poco dignitosi e di fortuna. Per cui veramente non si capisce perché si continui a perpetrare nell’errore. Gli ambienti in oggetto potrebbero essere destinati per l’assistenza ai pazienti oncologici, dando possibilità agli stessi, agli accompagnatori e a tutti gli operatori sanitari, di avere spazi dedicati più confortevoli”.

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